giovedì 31 maggio 2018

Dalle Dolomiti il più antico fossile di lucertola al mondo

Retrodata l'origine dei rettili di 75 milioni di anni

Un fossile trovato nelle Dolomiti del Trentino-Alto Adige è la più antica lucertola al mondo finora nota e riscrive la storia di serpenti e degli altri piccoli rettili. La loro origine deve essere spostata indietro di circa 75 milioni di anni, fino a oltre 255 milioni di anni fa, prima cioè della più profonda estinzione di massa della storia.

Alla ricerca italiana, cui partecipano il Muse - Museo delle Scienze di Trento, il Centro di fisica teorica Abdus Salam di Trieste, il Centro Enrico Fermi di Roma e l'acceleratore di particelle Elettra di Trieste, la rivista Nature dedica la copertina: una ricostruzione dell'animale realizzata dal paleoartista milanese Davide Bonadonna. Il fossile è di una piccola lucertola, Megachirella wachtleri. È stato scoperto 20 anni fa in Val Pusteria, nella provincia di Bolzano, ma solo ora i paleontologi, coordinati da Tiago Simões dell'Università canadese di Alberta, hanno potuto svelarne i segreti con un'analisi simile alla Tac che ha permesso, dopo milioni di anni, di separarlo virtualmente dalla roccia.

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mercoledì 30 maggio 2018

Medicina: Ötzi era malato di cuore, 3 calcificazioni nelle coronarie

Ötzi, l'Uomo venuto dal ghiaccio, aveva tre calcificazioni coronariche: lo ha stabilito un'equipe guidata dalla radiologa bolzanina Patrizia Pernter
 

Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio vissuto più di 5 mila anni fa, era malato di cuore. E se non fosse rimasto vittima di un “vile agguato” – così come stabilito dagli scienziati che si sono presi a cuore la sua ‘biografia’ – sarebbe forse morto di infarto. La Mummia del Similaun, rinvenuta nel 1991 sulle Alpi Venoste da una coppia di escursionisti tedeschi, all’età presunta di 46 anni aveva infatti tre calcificazioni coronariche spia di un’aterosclerosi presumibilmente legata alla predisposizione genetica più che a uno stile di vita poco sano. Perché trattandosi di un cacciatore-raccoglitore vissuto fra il 3300 e il 3100 a.C., il suo problema non poteva a rigor di logica essere la sedentarietà. Piuttosto il Dna.

O almeno questa la conclusione a cui è giunto il team guidato dalla radiologa di Bolzano Patrizia Pernter, che ha pubblicato sulla rivista ‘RöFo – Fortschritte auf dem Gebiet der Röntgenstrahlen’ i risultati di un nuovo studio condotto sul corpo di Iceman, conservato presso il Museo archeologico dell’Alto Adige. Per l’esperta, la mummia non rappresenta solo “uno dei casi più antichi di calcificazione vascolare“, ma anche “un esempio medico del fatto che una predisposizione genetica è forse il principale fattore scatenante per l’arteriosclerosi e la sclerosi coronarica“.

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martedì 29 maggio 2018

Eccezionale a Pompei, riemerge l'ultimo fuggiasco

Con ANSA sulle orme dell'uomo che morì guardando il Vesuvio

 

Ha avuto in sorte una fine orribile e l'ha guardata in faccia, investito dalla furia bollente del Vesuvio che gli ha scagliato addosso, decapitandolo, un masso di 300 chili.

A Pompei- come documenta in anteprima dal nuovo cantiere del parco l'ANSA- gli scavi da poco avviati hanno restituito anche una nuova vittima, un 35enne con una gamba malata che forse proprio per la sua disabilità si era attardato nella fuga. Una scoperta "drammatica ed eccezionale" commenta il direttore Massimo Osanna, perché in quel punto si era scavato già nell'800 e poi di nuovo agli inizi del secolo scorso. Entusiasta il ministro uscente della cultura Dario Franceschini, che sul sito archeologico campano  e la nuova era di restauri ha puntato non poco: "Pompei è il simbolo di una storia di riscatto e di rinascita italiana".

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sabato 26 maggio 2018

Durante i temporali forti s'odono le campane in fondo al lago

Il grande mistero del lago di Alleghe

Il lago di Alleghe, nel Bellunese, si formò a causa di una frana staccatatasi dal Monte Piz nel 1771. La frana travolse il villaggio di Riete, seppellendo l’abitato di Marin e in parte Fusine, causando la morte di 49 persone. L’ostruzione della valle causata dai detriti della frana sbarrò la naturale via di deflusso delle acque del torrente Cordevole che non potendo più scorrere liberamente incominciò a formare il lago. Il primo maggio una nuova frana si staccò dalla montagna precipitando nel lago. La violenza di questa nuova frana, probabilmente causata dalle piogge torrenziali che interessarono tutta la zona in quella primavera, provocò un’onda che si abbatté sulla costa di Alleghe distruggendo la canonica, parte della chiesa ed alcune altre case risparmiate dalla formazione del lago.  Le campane della Chiesa finirono in fondo al lago e il campanile fu completamente distrutto dall'acqua.

Alla fine del'800 cominciò a circolare la vicenda delle campane maledette. Si dice che durante i forti temporali si odano dei rintocchi di campana provenire dalle profondità del lago, come se l'onda sonora del tuono rimbalzasse sotto il lago in maniera talmente potente da far muovere anche i batacchi delle campane. Pare che questi rintocchi annuncino disgrazie e chi li sente, da lì a poco potrebbe anche morire. Si dice infatti che gli abitanti dell'Alleghe sommersa chiamino a sè, con i rintocchi del campanile fantasma, gli abitanti dell'Alleghe "viva". 

 

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giovedì 17 maggio 2018

Le 5 Foto Più Inspiegabili

Video

I 5 casi misteriosi più inquietanti



Nuova classifica di D. Thecnocaos. I 5 casi misteriosi più inquietanti. Per chi se lo chiedesse...nascondettero è una forma un po' arcaica, lo so, mi è scappato. Cinque storie incredibili ed inquietanti. Molte domande, nessuna risposta. Si parla di casi che hanno visto coinvolti esperti di ogni tipo, che però non sono mai riusciti ad ottenere una risposta esaustiva alle loro domande. Si va dal caso di Elisa Lam alla storia dell' Ourang Medan, la nave il cui equipaggio è misteriosamente morto, apparentemente senza motivo. D. Thecnocaos. Mistero e paranormale alla portata di tutti.

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venerdì 11 maggio 2018

Non esiste nessuna stanza segreta all’interno della tomba di Tutankhamon

Dopo lunghe ricerche, le autorità egiziane hanno decretato che all'interno della tomba di Tutankhamon non esiste nessuna stanza segreta, nella quale, secondo alcune teorie, vi era la tomba della regina Nefertiti


Il sarcofago d'oro del faraone Tutankhamon esposto nella sua camera funeraria nella Valle dei Re, vicino a Luxor, in Egitto. Afp photo / Khaled Desouki
Dopo lunghe ricerche, le autorità egiziane hanno decretato che, all’interno della tomba di Tutankhamon, non esiste nessuna stanza segreta.
Erano stati gli stessi funzionari a dichiarare precedentemente di essere “sicuri al 90 per cento” dell’esistenza una stanza nascosta dietro il muro della famosa tomba del “faraone bambino”, costruita 3mila anni fa.

Una teoria suggeriva che avrebbe potuto trattarsi della tomba della regina Nefertiti, secondo alcuni la madre proprio di Tutankhamon.
Una nuova ricerca, tuttavia, ha concluso che la stanza non c’è.

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Nefertiti: la tomba della regina d’Egitto non è nel sepolcro di Tutankhamon

martedì 8 maggio 2018

Nei castelli di sabbia i segreti di embrioni e tumori

Le cellule si comportano come i granelli

Dai castelli di sabbia alla formazione degli organi nell'embrione, fino al processo di guarigione delle ferite e al modo in cui le cellule tumorali invadono i tessuti circostanti: il passo e' piu' breve di quel che sembra visto che le cellule si comportano proprio come granelli in un castello di sabbia, aggregandosi in una forma rigida oppure scivolando le une sulle altre come sabbia versata da un secchiello. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Physics dalla Scuola di Salute Pubblica T.H. Chan di Harvard, apre ad una nuova comprensione di questi processi.

I ricercatori guidati da Lior Atia si sono concentrati su due diversi tipi di cellule, osservandole mentre maturano con il passare del tempo: quelle che rivestono internamente i polmoni nell'uomo, cresciute in laboratorio, e quelle degli embrioni viventi di moscerini della frutta. Dalle osservazioni e' emerso che le cellule cambiano forma in modo sistematico in entrambi i casi: proprio come i granelli di sabbia, interagiscono con le loro vicine per formare una "geometria disordinata" che passa da solida a fluida e viceversa. 

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Il mistero del passo di Dyatlov: la scienza può spiegare il tragico incidente?

La strana morte degli escursionisti dell’incidente del Passo di Dyatlov ha ispirato innumerevoli teorie complottiste. Ma la vera storia di q...