domenica 15 marzo 2020

Israele: scoperto in una miniera un minerale sconosciuto

Era ritenuto un minerale sconosciuto e introvabile sul nostro pianeta e presente solo nei meteoriti ed in generale nei detriti provenienti dallo spazio. Il
carmeltazite è stato scoperto in una miniera nella valle di Zevulum nel nord di Israele, poco lontano dal Monte Carmelo.
Si tratta di un minerale molto simile all‘allendeite, un elemento rilevato nei resti del meteorite di Allende precipitata sul nostro pianeta nel febbraio del 1969. Il nuovo minerale ha preso il nome di Carmeltazite, per l’area in cui è stato ritrovato e le sostanze di cui è composto: titanio, alluminio e zirconio.
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martedì 3 marzo 2020

La Terra primordiale forse sommersa dalle acque

Tracce di un oceano globale risalente a 3,2 miliardi di anni fa


La Terra primordiale potrebbe essere stata interamente sommersa dalle acque, proprio come nel film 'Waterworld' con Kevin Costner: alcune tracce chimiche ritrovate nelle rocce nell'entroterra dell'Australia farebbero infatti pensare all'esistenza di un antico oceano globale senza continenti emersi. A indicarlo è uno studio dell'Università del Colorado: pubblicato sulla rivista Nature Geoscience, potrebbe aiutare a capire come e dove sono comparse le prime forme di vita unicellulari.
"La storia della vita sulla Terra traccia le nicchie disponibili", spiega il ricercatore Boswell Wing. "Se il mondo era ricoperto dall'oceano, allora le nicchie asciutte non erano disponibili". I ricercatori sono giunti a questa conclusione studiando un sito geologico nel distretto di Panorama, nell'entroterra dell'Australia nord-occidentale, dove sono ancora presenti alcuni resti dell'antica crosta oceanica risalente a 3,2 miliardi di anni fa. I ricercatori hanno analizzato un centinaio di campioni di rocce che conservano tracce delle interazioni con l'acqua.
Lo studio - spiega il ricercatore Benjamin Johnson - è stato un po' come analizzare i fondi di caffè per estrarre informazioni sull'acqua che li ha attraversati. I ricercatori hanno valutato in particolare la presenza di due tipi (isotopi) di ossigeno: uno più pesante, l'ossigeno 18, e un altro più leggero, l'ossigeno 16. I risultati hanno rivelato una presenza leggermente maggiore di ossigeno 18, superiore anche a quella odierna. Secondo gli esperti, questo dato è da imputare alla mancanza di terre emerse: se fossero state presenti, infatti, avrebbero assorbito gli isotopi dell'ossigeno 18.
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