venerdì 18 gennaio 2013

I segreti dell'Antartide

A parte il professor Charles Hapgood, autore di "Ancient Sea Kings", e i suoi sparuti seguaci, sostenitori dell'esistenza di un'antica civiltà pre-diluviana che avrebbe raggiunto un alto livello di sviluppo nell'arte della navigazione e della cartografia, prima di venire spazzata via da un cataclisma circa 10.000 anni or sono (un po' come narra Platone, nel "Timeo" e nel "Crizia", la fine di Atlantide), per gli storici e gli archeologi "ortodossi" non v'è dubbio che i manufatti reperibili più a sud dell'intero pianeta sono quelli degli antichi abitatori della Terra del Fuoco, all'estremità meridionale del continente americano: fino a 55° gradi di latitudine Sud, sul parallelo del Capo Horn.

E quel che dicono gli scienziati ortodossi è legge nel mondo, apparentemente così pluralista, della cultura contemporanea dominato, in realtà, da un paradigma tecno-scientifico che ha relegato nell'area grigia delle culture marginali tutti quei saperi, quelle teorie e persino quei fatti che hanno l'antipatica abitudine di non lasciarsi collocare docilmente nel quadro rassicurante ove tutto ha una spiegazione logica e funzionale al sistema stesso.
Ma che cosa accadrebbe se si venisse a scoprire che l'uomo, l'uomo civilizzato capace di costruire manufatti, insomma l'"homo abilis" era presente molte centinaia di chilometri più a sud della Terra del Fuoco (o della Tasmania, o delle Isole Auckland a mezzodì della Nuova Zelanda) e che ha lasciato tracce tangibili della sua esistenza e della sua inventiva oltre il Circolo Polare Antartico, nel Continente Bianco che giace all'estremità meridionale della Terra?

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ALTRA DIMENSIONE...

giovedì 17 gennaio 2013

X-Files: i vostri misteri…risolti!

Molte delle segnalazioni che riceviamo sono un interessante punto di partenza per trattare argomenti e questioni e diventano l’occasione di fare articoli.

Molte altre sono semplici falsi fotografici o effetti ottici; abbiamo comunque pensato di costruire una sezione in cui inserire il materiale all’apparenza meno interessante, ma che, a nostro avviso, con opportune note e spiegazioni relative a come abbiamo condotto l’indagine, potrebbe contribuire a raffinare il vostro ‘occhio al misterioso’.

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sabato 29 dicembre 2012

Rasputin

Grigorij Efimovič, detto Rasputin, nacque nel 1869 in un villaggio della Siberia occidentale. Di aspetto non era quello che si dice un bell’uomo: aveva degli occhi infossati che gli davano un’aria spiritata ed un naso lungo e carnoso, per quanto in età giovanile, come illustra la foto (ritoccata graficamente rispetto all’originale), avesse un aspetto migliore. Portava capelli lunghi ed una barba da eremita. Nato in una famiglia di contadini, grazie anche ad un’innata predisposizione, trascorreva molte ore delle sue giornate giovanili isolandosi nella foresta, a contatto con una natura selvaggia ed incontaminata, cadendo talvolta in una curiosa forma di estraniamento, nella quale percepiva strane presenze, tra cui quella di una misteriosa “Signora”. Nei boschi, così come nelle successive solitarie peregrinazioni, era riuscito a coltivare una fortissima carica magnetica - la stessa per la quale divenne famoso per tutta la sua vita - e potenziare alcune sue facoltà divinatorie e terapeutiche. Era però anche dotato di una forte carica sessuale, seguendo la quale si era guadagnato nel villaggio natio una cattiva fama. I compaesani l’avevano infatti denominato rasputìn, che in russo significa pressappoco: “dissoluto, libertino, debosciato”. Dopo qualche burrascosa vicenda giovanile maturò sempre più la sua inclinazione verso l’introspezione spirituale, tanto che, nonostante si fosse sposato a 28 anni, decise di lasciare la famiglia per andarsene in giro come anacoreta itinerante (staretz).

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Il "monaco pazzo"  

Rasputin, la storia ed il pene

giovedì 20 dicembre 2012

Risolto il giallo di Ramsete III, e' stato sgozzato

Uno degli intrighi piu' clamorosi dell'Antico Egitto sarebbe stato sciolto

Il faraone Ramsete III  
Il faraone Ramsete III
 
di Stefan Wallisch
BOLZANO - Ramsete III e' stato ucciso sgozzato: lo rivela uno studio, pubblicato dalla rivista British Medical Journal, al quale ha collaborato anche il ricercatore Albert Zink dell'Eurac di Bolzano. Uno dei gialli piu' clamorosi dell'Antico Egitto sarebbe stato risolto: il faraone - sostengono gli studiosi - e' stato sgozzato, forse proprio da suo figlio Pentawer. Lo staff e' inoltre quasi certo di aver individuato anche la salma del figlio 'traditore', che dopo il delitto e' morto impiccato. Un indizio importante e' custodito al Museo Egizio di Torino. Si tratta di un papiro che descrive come, a meta' del XII secolo a.C. nel gineceo del faraone, la concubina Tij pianificasse l'uccisione del suo coniuge Ramsete III.
L'obiettivo era mettere sul trono suo figlio Pentawer. Qualcosa ando' pero' storto. La congiura fu scoperta e tutte le persone coinvolte vennero condotte in tribunale e punite. Il documento non svela la sorte del faraone. Ora l'equipe di ricercatori, composta dall'egittologo Zahi Hawass, dal paleopatologo Albert Zink dell'Eurac di Bolzano e dall'esperto di genetica molecolare dell'universita' di Tubinga Carsten Pusch, ha scoperto che Ramsete e' stato sgozzato. ''Solo grazie alla tac si e' potuta vedere la ferita alla gola, nascosta da una benda sul collo'', riferisce Hawass, che al momento degli studi era segretario generale del Consiglio supremo delle antichita' egizie. ''Eravamo gia' a conoscenza del fatto che Ramsete mori' nel 1156 a.C., all'eta' di circa 65 anni.

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martedì 11 dicembre 2012

12.12.12

Il numero sacro per gli appassionati di simbolismo ripetuto per ben tre volte trasforma mercoledì nella Giornata dell'Interconnessione. Crederci o no, spetta a voi. Comunque, c'è apprensione per l'asteroide Toutatis che passerà "vicinissimo" alla Terra.

 

12/12/12
Il 12 e la perfezione cosmica

Di Carlotta Macerollo

ROMA - 12 dicembre 2012, una giornata da tenere d'occhio. Gli appassionati di simbolismo non hanno alcun dubbio: il 12 è il più sacro dei numeri e il fatto che sia ripetuto per ben tre volte trasforma mercoledì in "Giornata dell'Interconnessione". Sul calendario indica l'apertura di un nuovo "portale di energia", quindi il rilascio di un potente vortice energetico che può purificare l'anima.

NUMERO SACRO?
Sono molti i richiami simbolici del numero: 12 sono i mesi dell'anno e i segni dello zodiaco. Anche nel corpo umano: 12 paia di nervi cranici e di costole, dodici vertebre toraciche. La bandiera dell'Europa raffigura 12 stelle dorate disposte in cerchio su campo blu. Il numero è stato scelto perché tradizionalmente associato alla perfezione e all'unità. Andando indietro nel tempo: nella mitologia greca gli dei principali del monte Olimpo sono 12, si legge nella Bibbia che sono 12 i figli di Giacobbe, le tribù di Israele e gli apostoli di Gesù. Gli scettici ritengono che si tratti di semplici coincidenze, ma i seguaci della cabala attribuiscono al numero un preciso significato.

L'ASTEROIDE TOUTATIS. Ci si può credere o meno. Mercoledì sarà comunque una giornata particolare, perché l'asteroide Toutatis, chiamato così in omaggio alla famosa esclamazione di Asterix (che a sua volta si riferisce al dio della guerra nella mitologia celtica), passerà vicino alla Terra a "soli" 6,9 milioni di chilometri di distanza, rendendosi visibile. Gli astronomi rassicurano: non è in nessun modo una minaccia per la nostra sicurezza, ma merita comunque attenzione perché l'asteroide rientra nella categoria di corpi celesti potenzialmente pericolosi. E, ironia della sorte, non si potrà neppure mandare una mail di aiuto ad amici e parenti: il 12 dicembre sarà in fatti il No Email Day, un giorno senza inviare e ricevere messaggi di posta elettronica.

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Meteo: doppio ciclone nella Prossima Settimana, Italia sotto scacco del maltempo, le Previsioni

Prossima settimana: atmosfera ancora in subbuglio con ben 2 cicloni che terranno sotto scacco l'Italia provocando un'ulteriore ondat...