lunedì 28 novembre 2016

Voynich, il manoscritto del mistero. Gli esperti: "Non è falso, è un codice"

Un libro che per oltre un secolo ha eluso la comprensione di linguisti e crittografi assume un nuovo significato: l'analisi del testo riabilita la possibilità che contenga un messaggio, e che non sia un falso, come gli insuccessi nel comprenderlo lasciano ipotizzare. All'interno tra gli altri contenuti, un alfabeto ignoto e disegni di piante sconosciute di TIZIANO TONIUTTI

 

 IL CONFINE SOTTILE che divide un falso da un vero mistero si può spostare. Questo dice la scienza riguardo il manoscritto di Voynich, un volume antico e dal contenuto indecifrabile, per questo ritenuto a lungo l'opera di un abile buontempone piuttosto che un'opera da studiare con attenzione. Ma quello che è stato definito come il libro più misterioso del mondo, dalle ultime analisi, sembra proprio appartenere alla seconda categoria.

IMMAGINI: IL MANOSCRITTO DI VOYNICH

L'ultima ricerca sul manoscritto di Voynich è stata pubblicata su Plos One, rivista di informazione e revisione scientifica. E così il libro che per oltre un secolo ha eluso la comprensione di linguisti, crittografi, esperti di codici e di matematica, assume un nuovo significato: il volume non è un falso ma contiene "un codice, basato sullo schema di reiterazione delle parole in relazione agli argomenti trattati". Ma cos'è il manoscritto di Voynich?

Continua qui 

 

Il mistero del manoscritto Voynich, l'unico codice mai decifrato

Svelata l'età del misterioso "Manoscritto Voynich"

 

 

 

 

domenica 27 novembre 2016

MILANO, 17 MAGGIO 1973: STRAGE IN QUESTURA. Lo strano “anarchico” venuto da Israele

E’ trascorso un anno dall’omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi, assassinato da un killer davanti alla sua abitazione. Nel cortile della questura di Milano, in via Fatebene- fratelli, si è da poco conclusa una cerimonia in ricordo del funzionario, alla quale ha partecipato il ministro dell’Interno Mariano Rumor.L’auto del ministro sta uscendo dal portone centrale, quando un ordigno, scagliato da qualcuno nascosto tra la folla che si è assiepata davanti all’edificio, semina il terrore: 4 morti e 52 feriti. Lo spettacolo è allucinante. L’atten- tatore viene subito individuato, sottratto ad un tentativo di linciaggio ed arrestato. E’ Gianfranco Bertoli, sedicente anarchico individualista, seguace delle teorie di Steiner, ma stranamente in stretto contatto con alcuni neofascisti veneti e – lo si scoprirà dopo – in rapporti con ilSID, il servizio segreto militare dell’epoca. Bertoli, appena giunto in Italia, dopo un lungo soggiorno in   un Israele, sarà condannato all’ergastolo con sentenza definitiva.

Continua qui

mercoledì 23 novembre 2016

Milena Sutter, il delitto del biondino della spider rossa

Milena Sutter, appena 13 anni, figlia di Arturo - industriale svizzero della cera per pavimenti e del lucido da scarpe - sparisce alle cinque del pomeriggio del 6 maggio 1971. Un altro minore scomparso destinato ad un’orribile fine, proprio come era successo due anni prima ad Ermanno Lavorini.
Milena esce dall’esclusiva scuola elvetica che frequenta a Genova e scompare nel nulla. La prima, terribile ipotesi è quella del rapimento. Solo un mese prima, proprio a Genova, c’era stato uno dei primi sequestri di persona a scopo di estorsione mai avvenuto al di fuori della Sardegna: Sergio Gadolla, figlio di un ricco imprenditore genovese, per cinque giorni era rimasto nelle mani di una banda di rapitori politici, militanti del gruppo XXII Ottobre, una delle prime formazioni armate del terrorismo italiano. Riscatto pagato: circa 200 milioni delle vecchie lire, una cifra ingente per l’epoca, servita per autofinanziare la banda. 

Sulle prime la scomparsa di Milena sembra dover essere addebitata proprio ad un sequestro di persona. Il giorno dopo la sua sparizione, nella lussuosa villa dei Sutter, arriva una telefonata: un voce maschile chiede un riscatto di 50 milioni. Poi il silenzio, fino a quando – due settimane dopo - il corpo di una giovanissima donna, appesantito da un cintura da subacqueo, riemerge 500 metri al largo della spiaggia di Priaruggia, sempre a Genova. A trovarlo sono due pescatori. Non c’è alcun dubbio: Milena Sutter è rimasta viva appena mezz’ora, forse un’ora. E’ stata strangolata prima di essere gettata in mare. I pesi che avrebbero dovuto tenere il suo corpicino sul fondo non hanno funzionato.

Chi ha ucciso una bambina di 13 anni?


Continua qui

Misteri d'Italia

martedì 1 novembre 2016

Acchiappafantasmi italiani a caccia di Anomalie

Giap Roma, passione per il paranormale, boom di richieste persino dai musei

(di Alessandra Magliaro) - Si definisce ‘Ghost stimulator’, avverte eventuali manifestazioni anomale intorno senza strumentazioni, le ‘riceve’ sul proprio corpo. E’ Paolo Pulcini, classe 1976 e con altri quattro investigatori fa parte del Giap: Gruppo investigativo attività paranormali di Roma.

 

Credere o non credere: benvenuti nel campo delle ‘anomalie’, quei fenomeni che sembrerebbero sfuggire a spiegazioni razionali. E’ un campo che in tutto il mondo raccoglie da anni grande interesse, furibonde passioni e altrettanti scetticismi. Una foto con un’ombra: è un fantasma? Un parente dell’al di là? Una presenza antica che abita il luogo? I canali tematici televisivi sono pieni di programmi sul tema, format americani talmente spettacolarizzati da aumentare il dubbio sulla veridicità delle prove.
Questa è la storia di uno dei tanti gruppi italiani che indagano, 4 o 5 le formazioni storiche come il Ght ghost hunters team, ma di nuove squadre ne nascono continuamente di nuove anche se poi andare avanti non è facile.

Continua qui

venerdì 28 ottobre 2016

Il mondo finirà nel 2017: arriva l'eclissi dell'Apocalisse

L'eclissi solare totale che interesserà gli USA nell'agosto 2017 dovrebbe segnare l'inizio dell'Apocalisse


Il 21 agosto del 2017 è prevista una grande eclissi di Sole che, secondo alcuni teorici, segnerà l’inizio dell’Apocallise e la conseguente fine del mondo. L’eclissi sarà totale in tutti gli Stati Uniti, e sarà la prima volta in oltre un secolo che gli interi USA resteranno al buio. Quanto basta secondo alcuni per prendere in mano l’ultimo libro della Bibbia, l’Apocallise di Giovanni, e cercare i segni della fine del mondo. Effettivamente nel testo, noto anche come Libro delle Rivelazioni, si parla di una donna incinta, vestita di raggi di Sole e con la Luna ai suoi piedi. La donna sarà cacciata da un drago a sette teste, che vorrà mangiarne il figlio, ma verrà salvata da un esercito di angeli.

Bisogna sottolineare che lo stesso libro dice chiaramente che nessuno può conoscere la data esatta dell’Apocalisse, ma ad ogni insolito fenomeno celeste c’è sempre qualcuno che lancia moniti allarmistici. Nel 2017 cadrà però anche un anniversario che suona come una sinistra coincidenza: lo stato di Israele, istituito nel 1947 dopo la Seconda Guerra Mondiale, compirà 70 anni, la durata esatta di una generazione biblica. Pare che anche un rabbino del XII secolo, Judah Ben Samuel, abbia predetto la fine del mondo per il 2017.

Numerosissime previsioni apocalittiche precedenti si sono sempre rivelate errate, come quelle relative all’iconico anno 2000 o al 2012, anno che secondo la civiltà Maya doveva segnare la fine di un ciclo e l’inizio di un altro. Se questa previsione dovesse rivelarsi esatta e l’Apocalisse dovesse cominciare nel 2017 la cronologia dell’avverarsi di tutte le profezie, fra guerre ed eventi cosmici vari, dovrebbe portarci alla fine definitiva del mondo per il 2024.

Continua qui

martedì 25 ottobre 2016

I MISTERI DEL SIMBOLO DI TRIESTE

Lo stemma araldico della Città di Trieste è un Alabarda bianca (o d’argento) in campo rosso. Che garrisce al vento su tutte le bandiere cittadine. Compresa quella grandissima che ogni mattina viene issata, assieme al Tricolore, sui due giganteschi piloni di Piazza Unità d’Italia. I Triestini sono molto fieri e gelosi del proprio stemma. Profondamente legato alla storia ed alle radici della Città e della Triestinità. Guai a scambiare l’alabarda per un giglio. Ma l’Alabarda che non è soltanto un simbolo civico, ma anche cristiano. Bene o male ricorda una croce. La cui vicenda è strettamente intrecciata con l’evangelizzazione della città all’epoca dei Martiri e delle persecuzioni. La tradizione locale ed i racconti agiografici narrano di un Tribuno Romano della XV Legione "Apollinare" di stanza a Tergestum (l’antico nome di Trieste), sul finire del III° secolo d.C., di nome Sergio. Costui, in città si convertì al Cristianesimo, e quando il suo reparto venne trasferito in Oriente, tirando già aria di persecuzioni, nel congedarsi dai proprio correligionari triestini, disse loro che in caso di morte avrebbe mandato un Signum celeste. Effettivamente, nel 301, probabilmente in Mesopotamia (secondo altri in Siria), allora provincia dell’Impero Romano, essendosi rifiutato di sacrificare agli dei, Sergio venne messo a morte tramite decapitazione, ma non prima di essere stato sadicamente torturato. Venne costretto a trainare un carro con dei chiodi ai piedi. Il Signum promesso ai Triestini, piovve dal cielo in mezzo al Foro sull’attuale Colle di San Giusto, nel giorno del suo martirio. Ed era una Alabarda.

Stemma di Trieste concesso dall'imperatore Federico III d'Asburgo
 Continua qui

lunedì 10 ottobre 2016

Tiriolo Cz: Lo scheletro del Gigante del Corace – Calabria Misteriosa.

E’ proprio così anche la Calabria ha i suoi misteri, e tocca  a me quest’oggi, introdurre il viaggiatore del XXI  secolo nel fitto mistero che aleggia su Tiriolo.
Nella nostra Calabria esiste nel declivio nord della collina, esattamente nelle contrade Tozzina e Santa Caterina, una vera e propria necropoli di cinque-seimila anni fa, quindi di un’epoca di molto anteriore all’arrivo dei Greci (circa ottocento anni prima di Cristo).  Ecco che chi di dovere, che ha parlato per primo di questa necropoli è stato don Emilio Prioglio, proprietario di una parte della Tòzzina.
La cosa che allora  sembrava esagerata, ma che comunque  fu riferita – con una vera e propria relazione – alla Soprintendenza alle Antichità di Reggio Calabria (diretta allora da De Franciscis )- fu che lo stesso Prioglio parlava di “tombe di giganti”. “Una tibia trovata in una di queste tombe” disse don Emilio “mi arrivava addirittura a metà femore”. Cioè a metà coscia ; ed era dunque, di una lunghezza spropositata, considerando anche che don Emilio Prioglio, piemontese, era alto.
Un operaio, Peppino Paparo, arrivò a dire che uno scheletro era lungo addirittura circa due metri e sessanta .Si trovò  un intero cranio completo di mascelle inferiore e superiore che presentavano tutti i denti e che gli  sembrò veramente grande.
Si fece vedere quel cranio al dott,. Ferrari, medico del paese, il quale a sua volta scese alla Tozzina e filmò quello che c’era nella tomba. Le mascelle finirono, grazie a Dario Leone di Nicastro, studioso di antropologia, prima alla Soprintendenza alle antichità di Reggio, all’attenzione del prof. Tinè; da questi furono quindi inviate all’Istituto di Paleontologia Umana di Roma-via Giulio Caccini- e infine da qui spedite, per un ulteriore studio, a Firenze – Istituto di Antropologia- dove furono affidate alla professoressa Massari.
Tutto questo successe a Tiriolo centro agricolo della Sila piccola, situato a nord dell’ istimo di Catanzaro, sopra un poggio che segna displuvio, tra la valle del fiume Amato, sul versante tirrenico e quella del fiume Corace sul versante ionico.

Continua qui

Meteo: doppio ciclone nella Prossima Settimana, Italia sotto scacco del maltempo, le Previsioni

Prossima settimana: atmosfera ancora in subbuglio con ben 2 cicloni che terranno sotto scacco l'Italia provocando un'ulteriore ondat...