Nato come esperimento sociale, Slendermen si è trasformato in un incubo più che reale
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venerdì 30 dicembre 2016
Scienziato italiano dimostra che c’è vita dopo la morte. Ufficiale.
Si chiama Federico Nicce, ed è uno scienziato tedesco naturalizzato italiano, che è riuscito a dimostrare l’esistenza di Dio. Qualcosa di unico al mondo, già caso di studio all’università della Death Valley, in America, Texas. Il professor Nicce, 35enne, ricercatore da circa otto anni, ha mostrato, in obitorio, come l’anima possa essere mostrata a tutti tramite una telecamera a circuiti infrarossi arabi, un particolare circuito di infrarossi sperimentato in quelle zone, progetto a cui ha collaborato lo stesso Nicce:
“In pratica, l’infrarosso arabo è capace di attraversare importanti barriere fisiche, spaziare in quel limbo ultraterreno, che nel nostro campo chiamiamo “asse mediano vitale”, ossia il momento successivo alla morte, al momento in cui il corpo spira. Bene, la telecamera tramite particolari sensori, riesce a riprendere l’anima che si sposta dal corpo verso l’alto per poi svanire a un cento punto dell’alzata. Qualcosa di incredibile che finalmente mostra l’esistenza di una vita ultraterrena“. Federico Nicce parla così e spiega, scherzando, che, con una scoperta come questa, anche “Dio è morto”, e beh, c’è poco da fare, effettivamente in un sistema come questo, sempre che la scienza non si muova in direzioni diverse, l’esistenza di Dio sembra l’ipotesi più plausibile e la sua affermazione ironica, giunge quasi per antitesi. Nei prossimi giorni molti sono gli scienziati che vorranno conoscere Federico, il 35 enne che ha praticamente cambiato le sorti di tutto il mondo, e speriamo di non perdere mai un cervello brillante come il suo.
giovedì 29 dicembre 2016
L'ufo sfiora l'aereo, il video di un passeggero
Un passeggero in volo su un aereo ha ripreso un ufo che viaggiava accanto al suo finestrino
Il video
Il video
Gli italiani, l'Aeronautica Militare e gli ufo
Coda in autostrada: tutti a guardare l'UFO
domenica 25 dicembre 2016
I pesci degli abissi più strani, mostruosi e morbosi
Altro che pesci rossi: ecco i pesci più strani e spaventosi fotografati e mostrati sui social dal pescatore russo Roman Fedortsov
domenica 11 dicembre 2016
Da papa Luciani a Sant'Apollinare il Vaticano tra misteri e scandali
Istituzione millenaria e luogo segreto per eccellenza, la Santa Sede da sempre alimenta dietrologie di vario tipo. Ma anche veri e propri "gialli". Alcuni s'intrecciano con oscure vicende italiane, altri sono stati risolti troppo in fretta: come il caso delle guardie svizzere trovate morte nel '98. E poi ci sono i complotti letterari o cinematografici: come quello di "Angeli e demoni"...
di CLAUDIA MORGOGLIONEStato estero e insieme istituzione millenaria, luogo dai rituali ancora segreti perfino nel mondo ipermediatizzato in cui siamo immersi, il Vaticano, anche negli ultimi decenni, è stato teatro di misteri e di fatti ancora oscuri. E di leggende di vario tipo. Una catena di episodi che l'ultimo, clamoroso caso - l'arresto del maggiordomo del Papa, per la presunta cessione di documenti segreti - fa tornare d'attualità.
Sangue in Vaticano. E' l'8 aprile 1959, ed è il primo episodio violento avvenuto nella Santa Sede nel Dopoguerra. Una guardia svizzera in congedo, Adolf Rucker, spara prima contro il suo ex comandante, Robert Nunlist, e poi contro se stesso. L' arma s'inceppa, i due si salvano anche se feriti. Un episodio che ricorda quello che, come vedremo, avverrà quasi quarant'anni più tardi. E che getta un'ombra oscura su un corpo considerato d'elite.
La morte di papa Luciani. L'improvvisa scomparsa di Giovanni Paolo I - avvenuta il 25 settembre 1978, dopo soli 33 giorni dall'elezione al soglio pontificio - ha sempre alimentato rumors e dietrologie varie: per elencarle tutte, esiste anche un'apposita voce su Wikipedia. Per la versione ufficiale, la causa del decesso è un infarto miocardico acuto; l'autopsia non è mai stata autorizzata. Ci sono anche inconguenze tra alcune testimonianze e i comunicati ufficiali, sulle ultime ore di Albino Luciani. Delle varie teorie alternative, la più ricorrente è quella che parla di avvelenamento, culmine di un complotto ordito da membri delle alte gerarchie. Perché già dai primi giorni di Pontificato il Luciani aveva espresso la volontà di fare pulizia, anche all'interno della potente Banca vaticana, lo Ior.
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“Così è stato ucciso papa Luciani”
martedì 6 dicembre 2016
Misteri ed enigmi di Castel del Monte
L'imponenza delle dimensioni, la solitudine, l'armonia delle forme. Ogni caratteristica della struttura concorre ad avvolgere Castel del Monte in una bellezza incontaminata ed in un velo di mistero
Una corona le cui punte toccano il cielo, un ottagono in pietra la cui altezza lo eleva a 540 metri sul mare, una bellezza architettonica la cui rilevanza storica le permette di essere impressa sulle monete da un centesimo della moneta unica europea. Annoverato dall'Unesco tra i patrimoni dell'umanità, Castel del Monte afferma la propria imponenza nelle dimensioni importanti, nella solitudine con cui vince sul territorio circostante, nell'armonia delle geometrie e nella storia che lo crea.
Le scale a chiocciola di marmi policromi, gli arredi preziosi, il portale imponente di breccia corallina, le bifore gotiche. Ogni caratteristica concorre ad avvolgere Castel del Monte in una bellezza incontaminata ed in un velo di mistero dettato da quelle stelle che avrebbero guidato la geometria dell'edificio. Oltre all'indiscutibile peso artistico, il castello è anche parecchio rilevante per l'orientamento pratico: grazie alla sua altezza e alla posizione dominante, è una bussola tanto da terra, quanto dall'acqua, poiché è ben visibile dalle campagne, dal mare, dalle città o dalle spiagge che si sviluppano nel raggio d'azione circostante.
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Cenni storici su Castel del Monte
Una corona le cui punte toccano il cielo, un ottagono in pietra la cui altezza lo eleva a 540 metri sul mare, una bellezza architettonica la cui rilevanza storica le permette di essere impressa sulle monete da un centesimo della moneta unica europea. Annoverato dall'Unesco tra i patrimoni dell'umanità, Castel del Monte afferma la propria imponenza nelle dimensioni importanti, nella solitudine con cui vince sul territorio circostante, nell'armonia delle geometrie e nella storia che lo crea.
Il Castello di Federico II di Svevia
Strettamente legato alla figura di Federico II, colui che volle fortemente l'edificazione di tale struttura, il castello ne rispecchia la personalità, e, sebbene si sappia che l'imperatore non trascorse troppo tempo all'interno delle sue mura, fa da eco a quella lingua volgare che stava nascendo nella scuola siciliana e che riempiva di dolcezza e di suoni piacevoli la corte federiciana.Le scale a chiocciola di marmi policromi, gli arredi preziosi, il portale imponente di breccia corallina, le bifore gotiche. Ogni caratteristica concorre ad avvolgere Castel del Monte in una bellezza incontaminata ed in un velo di mistero dettato da quelle stelle che avrebbero guidato la geometria dell'edificio. Oltre all'indiscutibile peso artistico, il castello è anche parecchio rilevante per l'orientamento pratico: grazie alla sua altezza e alla posizione dominante, è una bussola tanto da terra, quanto dall'acqua, poiché è ben visibile dalle campagne, dal mare, dalle città o dalle spiagge che si sviluppano nel raggio d'azione circostante.
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Cenni storici su Castel del Monte
lunedì 28 novembre 2016
Voynich, il manoscritto del mistero. Gli esperti: "Non è falso, è un codice"
Un libro che per oltre un secolo ha eluso la comprensione di linguisti e crittografi assume un nuovo significato: l'analisi del testo riabilita la possibilità che contenga un messaggio, e che non sia un falso, come gli insuccessi nel comprenderlo lasciano ipotizzare. All'interno tra gli altri contenuti, un alfabeto ignoto e disegni di piante sconosciute di TIZIANO TONIUTTI
IL CONFINE SOTTILE che divide un falso da un vero mistero si può
spostare. Questo dice la scienza riguardo il manoscritto di Voynich, un
volume antico e dal contenuto indecifrabile, per questo ritenuto a lungo
l'opera di un abile buontempone piuttosto che un'opera da studiare con
attenzione. Ma quello che è stato definito come il libro più misterioso
del mondo, dalle ultime analisi, sembra proprio appartenere alla seconda
categoria.
IMMAGINI: IL MANOSCRITTO DI VOYNICH
L'ultima ricerca sul manoscritto di Voynich è stata pubblicata su Plos One, rivista di informazione e revisione scientifica. E così il libro che per oltre un secolo ha eluso la comprensione di linguisti, crittografi, esperti di codici e di matematica, assume un nuovo significato: il volume non è un falso ma contiene "un codice, basato sullo schema di reiterazione delle parole in relazione agli argomenti trattati". Ma cos'è il manoscritto di Voynich?
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Il mistero del manoscritto Voynich, l'unico codice mai decifrato
Svelata l'età del misterioso "Manoscritto Voynich"
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