La "storia" e i suoi limiti nella vicenda della Sindone
E' storicamente documentato che la Sacra
Sindone si trovava in Francia nel 1353 o poco prima, ed è noto
l'itinerario da essa percorso per giungere a Torino, ove tuttora si
trova.(1)
Altrettanto certo è che si tratti di un lenzuolo mortuario che, per
l'immagine di un uomo che mostra sul corpo segni compatibili con la
Passione di Cristo, è sorprendentemente simile a quello che per secoli
fu conservato ed esposto alla venerazione dei fedeli ogni venerdì nella
chiesa di Santa Maria di Blacherne a Costantinopoli.
Tra i visitatori illustri cui gli
imperatori bizantini mostrarono il Telo tra il 1171 e il 1203, figurano
Guglielmo, cancelliere del Regno di Gerusalemme e arcivescovo di Tiro, e
Almerico re di Gerusalemme. Ma da Costantinopoli scomparve nel tragico
1204, quando la città fu espugnata e saccheggiata dai Cavalieri della IV
crociata. Molti cimeli di grande valore devozionale e artistico furono
allora depredati dai conquistatori e portati in Europa. Sebbene non
storicamente provato, è verosimile che la stessa sorte sia toccata anche
a quel sudario, la reliquia più sacra dell'intera Cristianità. E' possibile che la Sindone di Torino e quella di Costantinopoli siano lo stesso oggetto? Numerosi e convincenti indizi inducono a crederlo.(2)
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