E’ trascorso un anno dall’omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi,
 assassinato da un killer davanti alla sua abitazione. Nel cortile della
 questura di Milano, in via Fatebene- fratelli, si è da poco conclusa 
una cerimonia in ricordo del funzionario, alla quale ha partecipato il 
ministro dell’Interno Mariano Rumor.L’auto del ministro sta uscendo dal 
portone centrale, quando un ordigno, scagliato da qualcuno nascosto tra 
la folla che si è assiepata davanti all’edificio, semina il terrore: 4 
morti e 52 feriti. Lo spettacolo è allucinante. L’atten- tatore viene 
subito individuato, sottratto ad un tentativo di linciaggio ed 
arrestato. E’ Gianfranco Bertoli, sedicente anarchico individualista, 
seguace delle teorie di Steiner, ma stranamente in stretto contatto con 
alcuni neofascisti veneti e – lo si scoprirà dopo – in rapporti con ilSID,
 il servizio segreto militare dell’epoca. Bertoli, appena giunto in 
Italia, dopo un lungo soggiorno in   un Israele, sarà condannato 
all’ergastolo con sentenza definitiva.
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