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Consegnata in procura l'informativa dei militari che indagano sulla morte della diciottenne scomparsa nel 2001 in provincia di Frosinone
di CLEMENTE PISTILLISerena Mollicone è stata uccisa dal figlio dell’allora comandante dei carabinieridi Arce. È questa la convinzione dei carabinieri che indagano sulla morte della diciottenne e che hanno esposto in una monumentale informativa consegnata al sostituto procuratore della Repubblica di Cassino, Maria Beatrice Siravo. Dopo aver ricominciato a indagare da zero e aver raccolto tutti gli elementi scientifici utili, gli investigatori sembrano ora avere le idee chiare anche su chi materialmente assassinò diciotto anni fa la studentessa e sul ruolo preciso avuto da tutti i diversi indagati in quello che è da tempo tra i principali cold case italiani. Ora la procura potrebbe essere pronta a tirare le somme della nuova inchiesta e prepararsi a chiedere i rinvii a giudizio.Serena Mollicone scomparve da Arce, piccolo centro in provincia di Frosinone, il 1 giugno 2001 e venne poi trovata priva di vita, con le mani e i piedi legati e la testa stretta in un sacchetto di plastica, in un boschetto ad Anitrella, frazione del vicino Monte San Giovanni Campano. Due anni dopo, con le accuse di omicidio e occultamento di cadavere, venne arrestato Carmine Belli, carrozziere di Rocca d’Arce, poi assolto dopo aver trascorso da innocente quasi un anno e mezzo in carcere. L’omicidio della 18enne sembrava destinato a restare un mistero. Ma i dubbi, soprattutto quelli sui depistaggi da parte degli stessi carabinieri di Arce, erano troppi.Continua qui
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