Tiziana Cantone uccisa dal revenge porn, una sciarpa fa riaprire il caso

Tiziana Cantone revenge porn che uccide. Sono ormai passati 4 anni dalla sua morte, ma la famiglia non si arrende. Troppi i punti oscuri in una vicenda che vorrebbe dirsi risolta. Tornano a galla alcuni dettagli che spingono la Procura di Napoli a riaprire il caso. Ad esempio, i segni sul collo non sarebbero riconducibili al foulard. Intanto, la madre della vittima ha ottenuto la riesumazione della salma. Presto ci sarà l’autopsia sul cadavere.

Tiziana Cantone moriva quattro anni fa, il 13 settembre 2016, nella sua abitazione di Mugnano. Le indagini si protrassero fino al dicembre 2017. La conclusione fu che la donna si sarebbe tolta la vita in seguito alla diffusione di video erotici che la vedevano protagonista. La famiglia non ha mai creduto a questa versione. Nessuna autopsia venne effettuata sul corpo.

A distanza di anni, emergono nuovi dettagli sulla vicenda e la Procura di Napoli Nord ha riaperto il caso. Tiziana Cantone avrebbe utilizzato un foulard legato intorno al collo per togliersi la vita. La zia della vittima ritrovò il cadavere e comunicò la morte. Durante il ritrovamento, la donna sciolse il nodo con una sola mano, il che fece pensare che la Cantone non potesse essersi suicidata in quel modo. 
 

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