Tra la fine del 1982 e quella del 1983 a Bologna spira uno strano vento di morte. Tre delitti che hanno come vittime giovani talenti del mondo accademico si consumano per le strade di Bologna. Il primo è quello di Angelo Fabbri, allievo di Umberto Eco, il secondo quello di Francesca Alinovi, critico d’arte di fama internazionale e il terzo, Leonarda Polvani, giovane laureanda. Tutte le morti hanno come sfondo il Dams, la prestigiosa università delle arti e dello spettacolo.
Tre morti, tre omicidi, tre misteri che hanno in comune uno sfondo unico: il Dams. Gli anni sono quelli della contestazione studentesca, la scena, Bologna, la città rossa, con la sua euforia culturale e i suoi lati oscuri. Le vittime, tre giovani talenti: Francesca Alinovi, critico dall'animo inquieto e fragile, morta nel suo stesso sangue nel loft di via del Riccio; Angelo Fabbri, ricercatore e allievo di Umberto Eco, assassinato a coltellate in una strada buia del quartiere Santo Stefano; Leonarda Polvani, uccisa con un proiettile e poi sepolta in una grotta. Una pioggia di morte che scatena l'inevitabile psicosi, cavalcata dalla stampa, del seriale killer.
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