sabato 27 marzo 2021

Che cosa non torna nella profezia di Sylvia Browne sul nuovo coronavirus

In questi giorni in Italia sta circolando su WhatsApp la notizia secondo cui la sensitiva Sylvia Browne avrebbe predetto, per il 2020, il diffondersi di «un’epidemia di una grave malattia simile alla polmonite [...] refrattaria a ogni tipo di cura». L’epidemia, secondo la Browne, dopo aver «provocato un inverno di panico assoluto», scomparirebbe per poi ripresentarsi dopo 10 anni rendendo «difficile scoprire la sua causa e la sua cura». I brani sarebbero presenti nel libro Profezie. Che cosa si riserva il futuro pubblicato nel 2004.


La previsione non è diventata virale solo in Italia ma anche negli Stati Uniti. Oltre alla circolazione su WhatsApp, la notizia è stata condivisa, sia in Italia sia all’estero, anche da diversi profili di singoli utenti o pagine sui social network (FacebookTwitter e Instagram).

Che cosa ne sappiamo? Abbiamo fatto chiarezza.

L’autrice

Sylvia Browne, autrice che compare sulla copertina del libro e a cui viene associata la previsione, è stata una figura particolarmente discussa negli Stati Uniti (e non solo).

Morta nel 2013, Browne si era autoproclamata una sensitiva in grado di andare indietro nel tempo, entrare in contatto con gli spiriti dell’aldilà e prevedere eventi futuri. Come riporta tra gli altri il Guardian, Browne è stata però oggetto di dure critiche negli anni della sua attività, ad esempio per aver fornito a genitori di bambini scomparsi informazioni (circa la vita o la morte dei bambini) rivelatesi poi totalmente scorrette.

Nel 2010 il Committee for Skeptical Inquiry (Csi) – corrispettivo americano del nostro Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze (Cicap) – ha pubblicato un report che analizzava la correttezza delle previsioni pubbliche fatte da Browne. In nessun caso (sui 115 totali) le previsioni sono risultate utili a polizia o familiari dei dispersi e in 25 casi si sono rivelate del tutto false.

Browne, autrice della “profezia” che circola in questi giorni, era insomma una celebre sensitiva le cui previsioni si però rivelate molto spesso scorrette o inesatte.

Il libro

La foto diffusa in lingua italiana in cui si parla di una «grave malattia simile alla polmonite [...] che sarà refrattaria a ogni tipo di cura» e che si diffonderà «entro il 2020», non include il numero della pagina. La versione della previsione che è circolata in lingua inglese, di cui hanno scritto i colleghi di Snopes.com, sì (è a p. 312). In entrambi i casi la previsione per il 2020 è parte di un elenco a punti, anticipata da un’altra previsione in cui si parla di un’altra patologia che potrà essere guarita grazie ad «un’associazione di corrente elettrica e calore elevatissimo».

La parte di testo che contiene la previsione è riportata all’interno del libro End of Days. Predictions and Prophecies About the End of the Worldpubblicato negli Stati Uniti nel 2008. In questo testo e in Prophecy. What the future holds for you pubblicato dalla Browne nel 2004, sono riportate – come scritto il 5 marzo da Chris Dufresne (figlio della Browne) sulla pagina Facebook Sylvia Browne Group – una serie di “profezie” che riguardano, tra le altre cose, anche la diffusione di virus simili all’attuale coronavirus Sars-Cov-2.

La versione italiana proviene probabilmente da un testo pubblicato da Mondadori nel 2012 che sembra riprende il titolo della pubblicazione del 2004 (Profezie. Che cosa ci riserva il futuro) ma raccoglie all’interno materiali scritti da Browne in entrambi i libri. Quella riportata in foto, in particolare, proviene – come visto – dal libro End of Days pubblicato nel 2008. Dal momento che la versione italiana del testo non è al consultabile online e l’acquisto del libro è possibile solo per le prossime settimane. Abbiamo contattato la Mondadori per chiedere loro una conferma sui contenuti della versione pubblicata in Italia e siamo in attesa di una risposta.

L’analisi della previsione

Guardiamo ora più da vicino i contenuti della previsione e confrontiamoli con quanto sappiamo sul Sars-Cov-2. La “profezia” appare meno precisa e meno inspiegabile di quanto possa sembrare a una prima, rapida lettura.

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Il libro di Sylvia Browne aveva predetto il coronavirus? Sparane mille, forse una andrà a segno





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