giovedì 28 ottobre 2021

Archiviata l’indagine sul paziente uno di Codogno: Mattia Maestri era accusato di epidemia colposa

Mattia Maestri, considerato il paziente uno italiano nella pandemia da Covid-19, è stato indagato e nei giorni scorsi archiviato con l’accusa di epidemia colposa. La Procura di Lodi ha appurato che Maestri non ha mai mentito ai medici dell’ospedale di Codogno circa i suoi contatti, ritenendolo dunque non perseguibile per un reato che non ha commesso.

Mattia Maestri, il paziente uno della pandemia da Covid-19, primo cittadino italiano trovato positivo al Coronavirus il 21 febbraio del 2020, è stato indagato e archiviato con l'accusa di epidemia colposa dalla Procura di Lodi. L'inizio delle indagini coincide più o meno con la scoperta della sua positività in quanto gli investigatori nutrivano il sospetto che Maestri non fosse stato sincero con il personale dell'ospedale di Codogno quando parlava dei suoi contatti. Dopo quasi 18 mesi di indagini, però, la Procura ha stabilito che nessun comportamento dell'indagato fosse fuori norma, chiedendo al giudice per le indagini preliminari di archiviare il fascicolo. Cosa che è stata effettivamente fatta nei giorni scorsi.

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