mercoledì 27 ottobre 2021

Natale molto meno dolce: Pandori Paluani a un passo dal fallimento

Quando la famiglia Campedelli decise di trasferire l'attività a Dossobuono, fu un passo importante per l'economia locale. Ma ora i debiti stanno facendo affondare il gruppo dolciario.

Non negatelo, basta guardarsi attorno e si può già iniziare a sentire il profumo del pandoro e del Natale in arrivo. Forse un po' in anticipo dato che siamo solo a fine ottobre. Parlando di pandori però, i Paluani potrebbero avere i "giorni contati" se l'azienda non riesce a trovare un piano di rilancio.

Pandori Paluani a rischio fallimento?

Un anno “nero” per Luca Campedelli, presidente del Chievo Verona e azionista di maggioranza della Paluani. Tutti purtroppo sappiamo come la pandemia abbia influito negativamente sul mercato e anche la storica azienda dolciaria veronese, che si appresta a festeggiare quest’anno i 100 anni, sta vivendo un momento di vera crisi. Fondata nel 1921 come pasticceria artigianale, nel 1968 è passata nelle mani del padre di Luca, Luigi Campedelli che riuscì nel tempo a trasformare l’azienda in un potente gruppo dolciario, basta pensare che nel 2018 la Paluani registrò un fatturato di 56 milioni di euro.

Un anno molto positivo che contava anche 75 dipendenti fissi nella sede di Dossobuono e la presenza di 500 stagionali. A causa del lockdown le vendite sono crollate e nel 2020 è stato registrato un fatturato di circa 30 milioni di euro. A questo si è aggiunto il declino della società di Serie B Chievo Verona che è stata eliminata e che ha portato con sé un ammontare di 18 milioni di euro di debiti con il Fisco.

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