lunedì 27 dicembre 2021

Covid, la corsa ai tamponi continua: chilometri di file e milioni di isolati. Toti: «Paese a rischio paralisi»

Code interminabili in tutta Italia per fare i test. Politici ed esperti chiedono al governo «uno stop al tracciamento dei contatti»

C’è chi la chiama corsa sfrenata, chi ne farebbe volentieri a meno e chi chiede alternative per mettersi in salvo dai contagi da Covid-19. Le file interminabili per farsi un tampone occupano da giorni gli spazi antistanti di farmacie e drive in. Sulle proprie gambe o in macchina, si aspettano ore prima di riuscire a sottoporsi al test antigenico o molecolare che verificherà la presenza o meno di Sars-Cov-2 nell’organismo. È l’effetto festività, tra cene e incontri da organizzare in sicurezza o contatti avvenuti con soggetti già risultati positivi. Il sindaco di Buccinasco, nel milanese, Rino Pruiti, ha tentato di mettere un argine al fenomeno della migrazione per un tampone che si sta sviluppando in Lombardia. «Vista la situazione di disagio degli ultimi giorni con code e attese lunghissime e sentiti farmacisti, infermieri e volontari – ha detto -, abbiamo deciso di riservare dal primo di gennaio il servizio di tamponi rapidi esclusivamente a chi risiede nel nostro comune». Si cercano i centri abitanti più piccoli per evitare le sconfinate code della città, creando intasamenti ovunque. «Negli ultimi giorni, in tutto il territorio la situazione è diventata insostenibile e crediamo sia giusto anche limitare gli spostamenti tra Comuni migliorando la gestione delle code in farmacia», ha spiegato Pruiti.

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