I paragoni con lo sterminio degli ebrei nelle manifestazioni di Torino, Perugia, Belluno. La ministra Lamorgese: "Inaccettabile, non bisogna abbassare la guardia"
Camicie a righe stese a terra a Perugia, simili a quelle dei deportati nei campi di concentramento. Le bandiere d'Israele sventolate in strada a Torino con la scritta a pennarello "1938-2022", l'anno dell'entrata delle leggi razziali e oggi. I volantini diffusi davanti alle scuole, sempre in Piemonte, in cui si fanno paralleli tra il Ventennio e il Green Pass. O il cartello che paragona le discriminazioni e lo sterminio degli ebrei alle norme anti Covid a Sesto Fiorentino, sul monumento al Partigiano. E, ancora, a Belluno le stelle di David accanto al Qr Code.
L'ultimo oltraggio dei No Vax si consuma nel Giorno della Memoria. I contrari al vaccino e al Certificato verde si sono appropriati, ancora una volta, in piazza, sui social e nelle chat dei simboli, dei temi, delle parole d'ordine di ricordo dei perseguitati dal nazismo e dal fascismo. Provocazioni antistoriche e dal sapore antisemita giudicate "inaccettabili".
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