martedì 29 marzo 2022

Benzina, i tagli non bastano: le speculazioni sono già ricominciate

La denuncia dell'Unione Nazionale Consumatori: "Dopo il taglio di 30,5 centesimi e gli interventi dell'Antitrust e della Procura di Roma vi era stata una pausa nei rincari, che ora sono ripresi allegramente". La viceministra dello Sviluppo economico Alessandra Todde: "Dobbiamo intervenire ancora"

L'entusiasmo per il drastico taglio dei prezzi dei carburanti è durato giusto qualche giorno, con i listini che sono tornati a salire, ovviamente senza ritornare ai livelli pre-decreto. Una nuova ondata di rincari che ha ridotto lo "sconto" di oltre 30 centesimi realizzato dal Governo, riportando alla ribalta il sospetto delle speculazioni. Un sospetto concreto secondo Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori: "Una vergogna! Dopo aver, forse, tagliato di 30,5 cent i prezzi dei carburanti, 25 cent di accise e 5,5 cent di Iva, riduzione che doveva scattare il 22 marzo, data di entrata in vigore del decreto Ucraina, hanno pensato bene di fare già retromarcia e di riprendersi subito parte di quei soldi e così i prezzi non sono nemmeno tornati ai valori precedenti lo scoppio della guerra nemmeno per la benzina. Insomma, dopo che settimana scorsa, grazie all'intervento della Procura di Roma e dell'Antitrust, da noi attivata, vi era stata una pausa nei rincari, le speculazioni sono già allegramente riprese".

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