lunedì 28 marzo 2022

Fotografia dell'orrore: "I morti nelle fosse comuni, le ragazze stuprate"

Il racconto del sindaco di Bucha, città a 30 chilometri da Kiev in mano ai russi: "Tutti gli orrori di cui noi abbiamo sentito parlare come di crimini compiuti dai nazisti durante la seconda guerra mondiale ora li vediamo qui"

Purtroppo Bucha, come anche le confinanti Hostomel e una parte di Irpin sono occupate, ma nella zona continuano a lavorare le forze armate ucraine, la difesa territoriale e i volontari. Ci sono forti combattimenti e quindi noi crediamo nella liberazione". A dirlo all'Adnkronos è Anatolii Fedoruk, sindaco della cittadina a 30 chilometri a nord ovest di Kiev, che da oltre un mese è uno dei fronti più caldi del conflitto ucraino. "La comunità di Bucha - ricorda il primo cittadino - è stata tra le prime attaccate perché sul nostro territorio si trova la pista di decollo dell'aeroporto di Hostomel. Questo è il varco di Kiev da cui Putin voleva far scendere le truppe aviotrasportate, per prendersi la capitale, ma siamo riusciti a rovinare il suo piano. A costo delle vite e delle distruzioni, il nemico è stato fermato ai confini di Bucha e Irpin, e non è stata permessa la guerra lampo". Per questo il 25 marzo la città - insieme a Irpin, Mykolaiv e Okhtyrka - ha ricevuto dal presidente Zelensky il titolo di "Hero city of Ukraine".

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