mercoledì 30 marzo 2022

La denuncia ucraina: «Nessun ritiro russo da Kiev e Chernihiv: gli attacchi continuano». Bombardato un edificio della Croce rossa a Mariupol

La de-escalation annunciata ieri dal Cremlino si sarebbe rivelata solo un parziale ritiro delle truppe che hanno subito più perdite, secondo il ministero della Difesa di Kiev

Gli Stati Uniti non credono all’offerta di tregua della Russia nella guerra in Ucraina. La Casa Bianca fa sapere che dietro l’annuncio di Istanbul finora si vede un mero avvicendamento di truppe dalle città assediate, ma nessuna fine del cessate il fuoco. E infatti stanotte la Bbc segnala ancora bombardamenti a Nord Ovest di Kiev, mentre le sirene suonano in tutta l’Ucraina. Nei negoziati di pace intanto la delegazione del presidente Zelensky si è detta disposta alla neutralità e alla rinuncia all’entrata nella Nato. E Human Rights Watch accusa Mosca di usare mine antiuomo sul campo. Mentre nella contesa irrompe anche Donald Trump, che chiede a Putin di rivelare quello che sa su Biden e il figlio.

16.10 – Kiev: «Nessun ritiro russo da Kiev e Chernihiv»

Nonostante l’annuncio di ieri 29 marzo del Cremlino su una «riduzione radicale delle attività miliari su Kiev e Chernihiv», il ritiro non sarebbe mai cominciato. Lo denuncia il portavoce del ministero della Difesa ucraino che ha descritto quelli delle truppe russe come «movimenti limitati. Il nemico ha ritirato le unità che hanno subito le perdite maggiori per rifornirle – ha chiarito Oleksandr Motuzyanyk – L’assedio di Chernihiv continua, come missili e colpi di artiglieri lanciati dalle forze russe».

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