mercoledì 30 marzo 2022

Perché non abbiamo capito niente della guerra di Putin

Gli ingredienti c’erano tutti per trasformare le analisi sulla guerra in Ucraina in una specie di tifo. Ma il tifoso vede la partita del sentimento, non quella vera. Ed è forse per questo che della guerra di Vladimir Putin non abbiamo capito quasi niente.

L’aggressore e l’aggredito. Il grosso contro il piccolo. Il cattivo contro il buono. Gli ingredienti c’erano tutti per trasformare le analisi sulla guerra in Ucraina in una specie di tifo. Però si sa come va con il tifo: tutti i falli fischiati contro la nostra squadra (in questo caso l’Ucraina) sono un’ingiustizia dell’arbitro, per noi c’erano almeno tre-quattro rigori, il recupero doveva essere più lungo… Il tifoso vede la partita del sentimento, non quella vera. Ed è forse per questo che, a parere personalissimo di chi scrive, della guerra di Vladimir Putin non abbiamo capito quasi niente.

Uno degli elementi che più hanno contribuito a questo risultato è stata la bizzarra convinzione (nata dal solito articolo del New York Times o del Washington Post, così concepito: fonti dell’intelligence dicono che…) che i russi cercassero una guerra-lampo e che il prolungamento delle ostilità equivalesse a una loro sconfitta.

Non c’è traccia nella storia militare russa di una guerra-lampo...

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Che succede alle sanzioni alla Russia se si raggiunge un accordo di pace



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