venerdì 29 aprile 2022

La direttrice del supermercato di Pescara che aveva chiesto chi avesse il ciclo è stata mandata via

In seguito al messaggio choc della responsabile di un supermercato di Pescara che chiedeva “il nome e il cognome di chi ha il ciclo mestruale” dopo il ritrovamento di un assorbente usato fuori dal cestino negli spogliatoi, l’azienda ha optato per l’interruzione del contratto

“Non possiamo accettare un comportamento come quello che, purtroppo, abbiamo potuto accertare nei confronti delle collaboratrici del punto vendita di via del Circuito a Pescara“: l’amministratore delegato della Cooperativa Conad Adriatico, Antonio Di Ferdinando, si espone sul caso che ha interessato il punto vendita dopo che la proprietaria del supermercato aveva inviato sul gruppo Whatsapp dei capi reparto un messaggio in cui chiedeva “il nome e il cognome di chi ha il ciclo mestruale” in seguito al ritrovamento di un assorbente usato fuori dal cestino dello spogliatoio, arrivando a minacciare di “abbassare le mutande” a tutti per controllare. La direttrice del punto vendita ha subìto un provvedimento disciplinare e sarà esclusa dal sistema cooperativo della catena.

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