domenica 17 aprile 2022

Vinitaly, le aziende preparano la vendemmia senza bottiglie: nuovi aumenti per il vetro

Carenza di vetro e rincari preoccupano i viticoltori. Antinori: «Una emergenza mai verificata nella storia». I produttori di Prosecco (750 milioni di bottiglie l’anno) preannunciano aumenti

«Sono molto preoccupata. La vendemmia non è tanto lontana e rischiamo davvero di non avere le bottiglie per la nuova produzione. Una cosa del genere non è mai accaduta». Nelle parole di Albiera Antinori, presidente del gruppo vini di Federvini nonché presidente della Antinori, tra le principali cantine italiane con una produzione da oltre 20 milioni di bottiglie c’è l’attuale momento del vino italiano che fino al 13 aprile si ritrova al Vinitaly di Verona dopo due anni di sospensione causa Covid e – tra boom dei costi energetici e conseguenze del conflitto russo-ucraino – si ritrova anche con emergenze inedite, come quella della possibile scarsità di vetro.

Nei giorni scorsi allarmi sul boom dei costi sono stati lanciati da Federvini e dall’Alleanza delle cooperative agroalimentari, ma ora l’emergenza bottiglie apre per il settore uno scenario davvero paradossale. Perché il vino a differenza, ad esempio, di pasta e prodotti da forno (che hanno bisogno importare grano duro e tenero perché la produzione nazionale non basta) non ha problemi di materie prime agricole. La “sovranità” vitivinicola è assicurata, ma a mancare potrebbero essere le bottiglie per portare quel vino sul mercato.

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