domenica 19 giugno 2022

M5S, tensione alle stelle: Di Maio tra rischio espulsione e ipotesi addio. Oggi la riunione del Consiglio nazionale

Dopo l’ultimo attacco a Conte sulla «messa a repentaglio della sicurezza del Paese», si fa più concreta l’idea di portare il ministro “a processo” davanti al Consiglio

Il braccio di ferro tra l’ala del presidente e la parte del ministro continua a spaccare in due il Movimento 5 stelle. Da una parte Giuseppe Conte, accusato dal ministro degli Esteri di «mettere a repentaglio la sicurezza del Paese»; dall’altra Luigi di Maio, che ora, secondo le ultime indiscrezioni, rischierebbe la definitiva espulsione dal gruppo. Dopo le amministrative erano arrivate le prime frecce del del ministro al leader M5S: «Mai così male – aveva detto -, continua ad imitare Salvini e confonde l’elettorato». Un’accusa che Conte aveva incassato come la peggiore offesa «al M5s e alla sua stessa comunità». Poi l’attacco sulla questione della armi in Ucraina, su cui Conte è sempre stato cauto, e che ha gettato benzina su un rapporto già inclinato. «Cacciarlo? Lo sta facendo da solo. Se Di Maio vuole formare un nuovo partito ce lo dica. Con le sue beghe indebolisce il governo», aveva dichiarato il leader del Movimento. Ma il ministro non si è fermato. L’ultima dichiarazione è stata sulla bozza di risoluzione in cui viene messo nero su bianco il «no» dei senatori del M5s all’invio di nuove armi all’Ucraina, in vista del 21 giugno, data in cui il premier Mario Draghi interverrà a palazzo Madama prima del Consiglio europeo sulla crisi ucraina.

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