Melillo: «Le mie pubbliche scuse per il depistaggio e gli errori sul delitto Borsellino»

Il procuratore nazionale antimafia: ostacolata la ricerca della verità. Sulle stragi del ‘92-’93 c’è ancora molto da indagare e da scoprire. Gli archivi dell’intelligence saranno messi a disposizione dei magistrati

Giovanni Melillo, procuratore nazionale antimafia dal 4 maggio scorso: che senso ha celebrare, trent’anni dopo, l’anniversario della strage di via D’Amelio?
«È importante ricordare ciò che avvenne, per conservare l’ammirazione e la gratitudine che il Paese deve alle vittime di quel terribile delitto. Soprattutto per riconoscere l’enorme debito di verità e giustizia che ancora oggi abbiamo verso le vittime e i loro familiari. 

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