mercoledì 21 dicembre 2022

Afghanistan, i Talebani vietano l’università alle donne. Berlino: “Questione sarà in agenda del G7”

Costrette a indossare il velo integrale fuori casa e a rinunciare a qualsiasi tipo di ambizione, di studio come di lavoro. I Talebani bandiscono l’istruzione femminile, definendola non islamica e contraria ai valori afghani. Una decisione che avrà ripercussioni sull'economia e sugli aiuti da Usa e altri Paesi

Costrette all’ignoranza, alla reclusione tra le mura domestiche. Perché per loro ormai è vietato lavorare, frequentare la scuola superiore, avere qualche tipo di ambizione. E ora le donne che vivono sotto il regime talebano devono anche rinunciare all’università. I sogni e le aspettative di migliaia di ragazze, che solo tre mesi fa avevano affrontato gli esami di ingresso, sono stati distrutti da un laconico messaggio del ministro dell’Istruzione superiore, Neda Mohammad Nadim: “Siete tutti informati di attuare il citato ordine di sospensione dell’istruzione delle donne”. Nadim, ex governatore e comandante militare, nonché esponente della linea dura religiosa, è stato nominato responsabile dell’Università lo scorso ottobre e sin da subito aveva espresso la sua ferma opposizione all’istruzione femminile, definendola non islamica e contraria ai valori afghani. Per questo, la decisione comunicata purtroppo non rappresenta una sorpresa, ma quello che da anni ci si aspettava col ritorno al potere dei talebani.

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