venerdì 2 dicembre 2022

Morte Rebellin, rintracciato il camionista pirata. Aveva già dei precedenti in Italia

Le forze dell'ordine hanno individuato in Germania il mezzo che ha travolto il campione nel vicentino. L’autista, che aveva già patteggiato per omissione di soccorso e a cui era stata ritirata la patente, non è stato arrestato perché non è previsto il reato di omicidio stradale

È un uomo tedesco di 62 anni il conducente dell'impresa di spedizioni, con sede a Recke in Germania, che il 30 novembre ha investito il campione di ciclismo Davide Rebellin provocandone la morte sulla strada regionale 11 in direzione di Montebello Vicentino. L'uomo, che guidava un autoarticolato Volvo, è indagato dalla Procura di Vicenza per omicidio stradale e fuga del conducente in caso di omicidio stradale; al momento si trova in Germania dove ha fatto rientro e non può essere arrestato perché non esiste il reato di omicidio stradale. Il mezzo sui cui viaggiava è stato identificato con la collaborazione di Agenzia delle Entrate e il Centro di cooperazione di polizia di Italia, Austria e Slovenia di Thorl Maglern mentre il 62enne è stato rintracciato dalla polizia tedesca di Steinfurt, sempre in Renania Settentrionale-Vestfalia, in contatto con il servizio di cooperazione internazionale di polizia (Scip) dopo aver sentito il fratello di lui, tra l'altro titolare dell'impresa di trasporti per la quale lavorava il 62enne.

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