mercoledì 11 gennaio 2023

Piantedosi e i flop in serie su sicurezza e ordine pubblico

Il ministro dell’Interno Piantedosi si è accanito sui rave (pasticciando con il decreto), ma si è visto passare sotto il naso evasioni dal carcere minorile, autostrade bloccate dagli ultrà, caos sbarchi. E meno male che con la destra doveva finire la pacchia. Per molto meno Salvini chiedeva a ripetizione la testa di Lamorgese.

Per un governo che su sicurezza e ordine pubblico si è presentato con la faccia da duro al grido di «è finita la pacchia» non sono stati 81 giorni esaltanti. Mettendo in fila i fatti delle ultime settimane, dalla fuga di alcuni detenuti dal carcere minorile Beccaria a Milano all’autostrada bloccata dagli ultrà impegnati in scontri tra opposte fazioni, in altri tempi si sarebbero sentite le urla per la richiesta di dimissioni da esponenti che ora occupano ruoli e poltrone di comando. La domanda che ci si fa, infatti, è: quale sarebbe stata la reazione degli esponenti di Fratelli d’Italia o del leader della Lega Matteo Salvini se fossero stati all’opposizione? Contare le volte in cui il Capitano ha chiesto le dimissioni di Luciana Lamorgese, l’ex ministra dell’Interno di un governo pure sostenuto dal Carroccio, è praticamente impossibile.

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