martedì 2 gennaio 2024

Pozzolo e il test dello stub, come funziona e quando va fatto

L'esame per verificare la presenza di residui sulle mani dopo l'esplosione di un colpo

Emanuele Pozzolo, il deputato di Fratelli d'Italia al centro della vicenda legata ad un colpo di pistola esploso in un veglione di Capodanno, si è sottoposto al test dello stub. In cosa consiste la prova? Come funziona? L'esame, eseguito in un caso in cui è stato sparato almeno un colpo di arma da fuoco, mira a verificare l'eventuale presenza di residui di polvere da sparo sulla mano di un soggetto.

Il test prevede l'impiego di un tampone adesivo - appunto Stub - per la raccolta di eventuali residui e poi i ricorso ad un microscopio elettronico e ad una microsonda a raggi X per procedere alle analisi. Lo Stub alle estremità è dotato di un adesivo in grado di catturare le sostanze presenti su entrambe le mani, in particolare nelle aree tra pollice e indice, maggiormente esposte nel caso di esplosione di un colpo. I campioni raccolti vengono quindi analizzati, l'obiettivo degli specialisti è individuare eventuali tracce di lega di piombo, antimonio e bario prodotte dall'arma. Le sostanze sono presenti in quantità spesso minime e, per le loro caratteristiche, tendono a scomparire in caso - ad esempio - del lavaggio delle mani. Per questo, l'esecuzione del test andrebbe effettuata a ridosso dell'esplosione del colpo.

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Spari a Capodanno, Emanuele Pozzolo indagato per lesioni colpose. Arma sequestrata e sarà sospeso il porto d’armi


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