domenica 11 febbraio 2024

Entro febbraio la legge per portare 10mila riservisti nelle Forze armate. La scelta di Crosetto e cosa faranno

Diecimila tra uomini e donne scelti su base volontaria. In caso di necessità, saranno richiamati in supporto ai militari di carriera. Ma non combatteranno (salvo casi speciali)

Basterà un decreto legislativo, visto che la legge delega per la riforma dello strumento militare (questa è la dizione) è stata approvata nel 2022 con il governo Draghi e rinnovata con questa maggioranza lo scorso novembre. E il ministro Guido Crosetto sta insistendo perché si faccia entro il mese prossimo, febbraio: l’idea è di prevedere una dotazione suppletiva di uomini e donne con la nascita di una Riserva di circa 10.000 volontari. I riservisti saranno, si legge nella delega, «ripartiti in nuclei operativi di livello regionale posti alle dipendenze delle autorità militari individuate con decreto del Ministro della difesa» e al momento del richiamo sarebbero impiegati in «attività in campo logistico nonché di cooperazione civile-militare». Insomma non direttamente nelle operazioni militari ma in supporto e per mettere sul campo tutti i militari di carriera. La formula a cui sta pensando il ministro Crosetto, sarebbe aperta a ex militari o civili che volontariamente desiderano aderire all’iniziativa, sulla base di un modello che esiste già negli Stati Uniti, in Svizzera e in Israele.

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