Torna la NEVE: ecco dove, con gli accumuli sino a sabato 25

Nevicate in arrivo in Appennino ma anche sulle Alpi: ecco tutti i dettagli, con le aree interessate e gli ultimi aggiornamenti

Prima la depressione in risalita dal meridione, poi le perturbazioni atlantiche: torna la neve sui nostri rilievi ma per le pianure il ricordo dei fiocchi nei bambini si fa sempre più sbiadito. Sono anni così, sono cambiate le configurazioni bariche e dunque sono drasticamente diminuite le occasioni di neve in pianura. Freddo e perturbazioni esistono sempre, ben inteso, ma non si “combinano” sull’Italia per determinare cadute di neve sino al mare.

Dunque risalirà un fronte caldo verso nord tra domenica 19 e lunedì 20, portando un po’ di neve su Gran Sasso e Majella, più in generale sull’Appennino centrale (segnatamente quello abruzzese e marchigiano) sino alle quote medie, cioè 1200m, mentre al nord la presenza di uno strato freddo incassato nelle vallate delle Alpi occidentali e dell’Appennino ligure e tosco-emiliano, consentirà la caduta di qualche centimetro di bianco, mediamente oltre i 600-700m, con differenze tra vallata e vallata, qui il riassunto degli accumuli (in verde):


Il successivo passaggio perturbato, che scaturirà dal passaggio di un fronte atlantico, tra la serata di mercoledì 22 e giovedì 23 sarà ancora in grado di sfruttare temperature non eccessivamente elevate a 1500m (comprese tra 0 e +1°C) e favorendo così cadute di neve a quote medio-basse sul basso Piemonte (forse sino a Cuneo), e per il resto oltre gli 800-1.000m ma con limite in inesorabile ma temporaneo rialzo oltre i 1.200m nella giornata di giovedì.
Fra la serata di giovedì e la prima mattinata di venerdì alcuni modelli segnalano la possibilità di nevicate in abbassamento fino a 200-300m sul basso Piemonte ma questa previsione al momento non è sufficientemente affidabile (probabilità di realizzazione intorno al 40%).

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