Il caso O. J. Simpson è un fatto di cronaca nera avvenuto negli Stati Uniti d'America nel 1994 e il relativo processo penale (ufficialmente People of the State of California v. Orenthal James Simpson) condotto presso la Corte Superiore della Contea di Los Angeles, in California.
Il noto giocatore di football americano O. J. Simpson fu accusato dell'omicidio dell'ex moglie Nicole Brown Simpson e del cameriere Ronald Lyle Goldman, avvenuto il 12 giugno del 1994.
Al termine della vicenda giudiziaria, descritto come il processo penale più pubblicizzato della storia americana, il verdetto emesso il 3 ottobre 1995 ha assolto dalle accuse Simpson.
Nicole Brown e O. J. Simpson si sono sposati il 2 febbraio del 1985, cinque anni dopo il suo ritiro dal football americano professionistico. La coppia aveva due figli, Brooke Sydney Simpson (nata il 17 ottobre 1985) e Justin Ryan Simpson (nato il 6 agosto 1988). Il matrimonio è durato sette anni, durante i quali Simpson è stato accusato di violenze coniugali nel 1989. La Brown aveva quindi chiesto il divorzio il 25 febbraio 1992, citando "differenze inconciliabili".
Secondo le prime ricostruzioni, Nicole, che era andata a cena con la madre al vicino ristorante Mezzaluna, aveva telefonato al locale per segnalare che la madre aveva dimenticato sul tavolo i suoi occhiali da sole: dopo averli ritrovati, Ron Goldman, che lavorava lì come cameriere, si era offerto di riportarglieli.
I cadaveri erano a terra in un lago di sangue: la donna aveva ricevuto 12 coltellate e aveva la testa quasi mozzata,[1] oltre a ferite da difesa sulle mani. La ferita attraverso il collo l'aveva lasciata a bocca aperta, attraverso la quale si poteva vedere la laringe, e anche la vertebra C3 è stata incisa. Sul corpo del giovane vennero rinvenuti i segni di 20 coltellate.[1] Entrambe le vittime erano morte diverse ore prima di essere state scoperte.
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O.j. Simpson di nuovo a processo |
Il noto giocatore di football americano O. J. Simpson fu accusato dell'omicidio dell'ex moglie Nicole Brown Simpson e del cameriere Ronald Lyle Goldman, avvenuto il 12 giugno del 1994.
Al termine della vicenda giudiziaria, descritto come il processo penale più pubblicizzato della storia americana, il verdetto emesso il 3 ottobre 1995 ha assolto dalle accuse Simpson.
Il matrimonio Brown-Simpson
O.J. Simpson nel 1990
Nicole Brown e O. J. Simpson si sono sposati il 2 febbraio del 1985, cinque anni dopo il suo ritiro dal football americano professionistico. La coppia aveva due figli, Brooke Sydney Simpson (nata il 17 ottobre 1985) e Justin Ryan Simpson (nato il 6 agosto 1988). Il matrimonio è durato sette anni, durante i quali Simpson è stato accusato di violenze coniugali nel 1989. La Brown aveva quindi chiesto il divorzio il 25 febbraio 1992, citando "differenze inconciliabili".
L'omicidio
Alle 00:10 del 13 giugno 1994, Nicole Brown Simpson e il venticinquenne Ronald Lyle Goldman furono trovati uccisi fuori dal condominio di lei, all'875 di South Bundy Drive, nella zona di Brentwood.Secondo le prime ricostruzioni, Nicole, che era andata a cena con la madre al vicino ristorante Mezzaluna, aveva telefonato al locale per segnalare che la madre aveva dimenticato sul tavolo i suoi occhiali da sole: dopo averli ritrovati, Ron Goldman, che lavorava lì come cameriere, si era offerto di riportarglieli.
I cadaveri erano a terra in un lago di sangue: la donna aveva ricevuto 12 coltellate e aveva la testa quasi mozzata,[1] oltre a ferite da difesa sulle mani. La ferita attraverso il collo l'aveva lasciata a bocca aperta, attraverso la quale si poteva vedere la laringe, e anche la vertebra C3 è stata incisa. Sul corpo del giovane vennero rinvenuti i segni di 20 coltellate.[1] Entrambe le vittime erano morte diverse ore prima di essere state scoperte.
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