Il corpo di Christa Wanninger, una giovane ragazza
tedesca di 23 anni, trafitto da venti coltellate, viene trovato il 2
maggio del 1963 a Roma, al quarto piano di uno stabile in via Emilia, a
pochi passi da via Veneto e proprio sull'ingresso dell'abitazione di
una amica della vittima, Gerda Hoddap. Per anni viene ricercato, quale
responsabile del delitto, un misterioso ''uomo in blu'', incontrato da
diversi inquilini mentre scendeva le scale.
Dieci mesi dopo il delitto, quando
le indagini non riescono ad avere uno sbocco, un giornalista del
quotidiano Momento sera, riceve una telefonata da uno sconosciuto, poi
identificato per il pittore Guido Pierri, che gli offre clamorose
rivelazioni sul delitto in cambio di cinque milioni di lire.
Pierri viene fermato dalla polizia
ed accusato di tentativo di estorsione. Nella sua abitazione, durante
una perquisizione, viene però trovato un diario sul quale era stato
descritto un delitto che aveva straordinari punti di coincidenza con
l'uccisione della Wanninger. Ma per il momento il pittore viene
giudicato e condannato soltanto per il tentativo di estorsione.
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