mercoledì 17 ottobre 2018

L’iscrizione che riscrive la storia di Pompei

Un’iscrizione a carboncino che riscrive la storia di Pompei e sposta la data dell’eruzione del Vesuvio dal 23 agosto del 79 d.C. (secondo le lettere di Plinio il Giovane) al 17 ottobre dello stesso anno. Secondo gli esperti, la scritta risalirebbe al sedicesimo giorno prima delle calende di novembre (che appunto corrisponde al 17 ottobre). Si tratta dell’ultima scoperta proveniente dagli scavi nella Regio V di Pompei.

Chi è stato l’autore dell’iscrizione? Secondo il direttore generale Massimo Osanna, potrebbe essere stato "un operaio buontempone che lo ha scritto sul muro di una stanza in ristrutturazione. È un pezzo straordinario di Pompei datare finalmente in maniera sicura l'eruzione. Già nell'800 un calco di un ramo che fa bacche in autunno aveva fatto riflettere, oltre al rinvenimento di melograni e dei bracieri".

“Una scoperta eccezionale”


Ai microfoni dell’Ansa, il ministro Bonisoli ha dichiarato: "Ad oggi ci fermavamo alla datazione della lettera di Plinio che fissava l'eruzione ad agosto. Può darsi che qualche amanuense nel corso del Medioevo abbia fatto una trascrizione non fedele e per tanto tempo abbiamo pensato che l'eruzione fosse avvenuta in estate. 

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