mercoledì 16 gennaio 2019

Massacrata con 23 coltellate, l’assassinio della professoressa Falcidia

La notte del 4 dicembre 1993, Antonella, 43 anni, viene massacrata a coltellate mentre guarda la tv da sola, nel suo appartamento di Catania. L’assassino che l’ha sorpresa nella penombra notturna sembra destinato a restare un fantasma, ma dopo quindici anni, impresso con il sangue sul divano, spunta un messaggio della vittima.


È una sera di sabato come tante nell'appartamento di via Rosso a Catania. La professoressa Falcidia è semisdraiata sul divano, in vestaglia e già sonnecchia al buio con il volto illuminato dal bagliore della tv. Aspetta suo marito di ritorno dal lavoro, il figlio è a una festa. Sono le ventidue passate quando qualcuno fa scattare la serratura della porta. La signora è di spalle appoggiata al bracciolo del divano mentre, passo dopo passo, l'ombra si avvicina fino a incombere su di lei. Il braccio dello sconosciuto scatta colpendola una, due, 23 volte. Antonella non ha il tempo di gridare, l'ombra le ha reciso prima l'arteria femorale, provocandole una crisi convulsiva, e poi la giugulare. Il sangue imbratta i cuscini, schizza sulle pareti e sul pavimento. Pochi minuti dopo, il dottor Vincenzo Morici, il marito della professoressa, rientra a casa e trova il salotto trasformato in un mattatoio. Chiama i vicini, loro chiamano i soccorsi e pochi minuti dopo quella stanza è un viavai di medici, conoscenti, poliziotti. Morici tiene stretto il corpo senza vita della moglie, imprime un ultimo bacio sul viso, poi si arrende a consegnarlo nelle mani dei paramedici. L'indomani, come in ogni famiglia che rispetti, arriva la domestica a ripulire tutto. Via il sangue, via le prove.

Il delitto di via Rosso, avvenuto a pochi giorni dal Natale 1993, risveglia nella città un senso di angoscia e malessere ormai sopito. Anche gli inquirenti sono impreparati. Altro è fronteggiare un crimine avvenuto nelle ben note frange criminali dei bassifondi, altro, invece, il massacro di una bella signora della buona borghesia. Antonella Falcidia, 43 anni, nipote di Enrico, facoltoso medico catanese e proprietario della clinica dove lavora suo marito, è una professoressa di igiene dell'università di Catania, una donna affermata, una signora educata, una madre. I sospetti degli inquirenti si appuntano sulla cerchia familiare. Dietro la facciata impeccabile di coppia modello, infatti, si nascondono segreti e antiche insofferenze.

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