Genova - Ha provocato un certo choc, e scatenato un acceso dibattito online, la storia della famiglia russa sterminata dai gas rilasciati dalle patate che stavano andando a male nella cantina della loro abitazione, riportata qualche giorno fa dal Daily Mail.
La vicenda, per quanto inverosimile possa sembrare, non è stata smentita: è accaduta nella cittadina di Laishevo, oltre 800 chilometri a est di Mosca, dove la famiglia del 42enne Mikhail Chelyshev, descritto come uno «stimato professore di Legge», è stata uccisa dai vapori tossici sprigionati dalle patate.
Secondo quanto ricostruito dal Daily Mail, l’uomo sarebbe sceso in cantina per prendere alcune patate, avrebbe avuto un malore e si sarebbe accasciato al suolo; poco più tardi, non vedendolo rientrare, prima la moglie e poi il figlio di 18 anni sarebbero scesi di sotto, subendo la stessa tragica sorte. Identico destino per la suocera dell’uomo, che però sarebbe riuscita ad aprire una finestrella prima di morire.
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