domenica 23 gennaio 2022

Diana, la 22enne arbitro vittima di revenge porn: "Abbiate le forza di denunciare"

Il fischietto della sezione di Pescara ha scoperto online dei video privati girati a sua insaputa: “Reato da codice rosso, sono stata chiusa in casa due giorni. Spero di dare voce a tutte quelle vittime che vengono colpevolizzate, quando in realtà il colpevole è dall’altra parte”

L’ennesimo caso di violenza sulle donne. Già, perché la violazione della privacy e l’utilizzo di immagini scabrose senza il consenso della persona coinvolta, sono un atto altrettanto disgustoso e violento. E’ quanto accaduto a Diana Di Meo, arbitro di calcio di 22 anni della sezione di Pescara. A raccontare le vicenda è stata lei stessa via social: “Stanno girando dei miei video privati su social come Telegram e Whatsapp, video non condivisi da me e alcuni fatti a mia insaputa. Ovviamente ho sporto denuncia, stanno rintracciando i colpevoli e chi si occupa della condivisione dei video, perché anche questo è un reato da codice rosso”.

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