Come capita sempre ai dittatori, ha finito per identificarsi con la Russia, sentirsene il solo interprete della storia millenaria, criticando altezzoso Eltsin, Gorbaciov, Breznev, Lenin, gli Zar, quasi che lui, e solo lui, possa difendere Santa Madre Russia
di Gianni Riotta
"Мы вас похороним!", “Noi vi seppelliremo”, esclamò il 18 novembre del 1956, con le macerie di Budapest ancora fumanti per l’invasione sovietica in Ungheria, il primo segretario del partito comunista dell’Urss, Nikita Kruscev, davanti a una sala colma di diplomatici occidentali, all’Ambasciata polacca. "Voi capitalisti… -scandì il leader cresciuto in Ucraina e sopravvissuto alle purghe di Stalin grazie all’obbedienza cieca, che aveva poi condannato il dittatore nel rapporto al XX Congresso Pcus- vi piaccia o no, la Storia sta dalla nostra parte.
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