Lo chef Filippo La Mantia si unisce alla schiera dei ristoratori che lamentano la mancanza di personale. "La mentalità è cambiata, oggi è importante avere tempo"
Trovare cuochi e camerieri è diventata un'impresa. Questo almeno denunciano (non da oggi) gli imprenditori della ristorazione lamentando la mancanza di personale qualificato. E di giovani (e anche meno giovani) disposti a fare sacrifici. Per il cuoco di origini siciliane Filippo La Mantia il punto è che con la pandemia "i ragazzi hanno proprio cambiato mentalità". Se "fino a prima del Covid per loro era importante trovare un impiego" ha raccontato lo chef a Cook del Corriere della Sera, "adesso è più importante avere tempo. Non sono disposti a lavorare fino a tarda notte o nei giorni di festa".
Continua qui
Commenti
Posta un commento