IL CRIMINE DI GUERRA
Si chiamava Vitaly Milevsky ed era conosciuto come il "militare tiktoker" dell'esercito ucraino. Nei suoi video sui social raccontava la vita dal fronte e si scagliava in pesanti insulti contro il nemico russo: un odio viscerale che lo portava ad essere famoso per la sua violenza cieca verso i militari di Mosca. La famiglia non aveva sue notizie dai primi giorni di gennaio e questo video ha chiarito il motivo del suo silenzio: nella clip, registrata dalla bodycam di un soldato russo, si vede Milevsky e un altro commilitone arrendersi di fronte all'assalto da parte di una sezione della Wagner. Alla vista del soldato nemico, Vitaly e il compagno non reagiscono - qualcuno, ipotizza, perché non hanno capito fino in fondo le intenzioni del militare di Mosca -. Provano, forse, a instaurare un dialogo ma non è sufficiente: l'uomo della Wagner non ci pensa due volte, strappa dalle loro mani un semiautomatico e glielo scarica addosso freddandoli all'istante andando contro le norme delle Convenzioni di Ginevra trattandosi di omicidio volontario.
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