Morte Vialli, Raducioiu: “Dobbiamo chiederci perché. Prendevamo molte sostanze”. Mancini: “Bisogna andarci coi piedi di piombo”

Anche l'ex attaccante rumeno chiede verifiche sulle somministrazioni che ha subito mentre giocava in Italia: "Non sapevo cosa stavamo prendendo, ci hanno detto che erano vitamine". Dopo le dichiarazioni di Dino Baggio e Sabatini, ancora sospetti sul metodo utilizzato dalle società calcistiche negli anni Novanta

“Il giorno prima della partita facevamo delle flebo con un liquido rosa”: dopo le parole e i sospetti espressi da Dino Baggio e Walter Sabatini, anche Florin Raducioiu, ex attaccante rumeno che ha militato nel campionato italiano nella prima metà degli anni Novanta, pone dei dubbi sulle ragioni della morte di Gianluca Vialli. “Dobbiamo chiederci perché si verificano queste morti premature, in un’età piuttosto giovane”, riflette l’ex di Bari, Verona, Brescia e Milan. È preoccupato, come Dino Baggio, riguardo a tutte le sostanze che ha assunto durante la sua carriera professionistica. Getta acqua sul fuoco, invece, Roberto Mancini. Interpellato sul tema, il ct della nazionale azzurra, di ritorno dai funerali dell’amico Vialli a Londra, ha ridimensionato i sospetti: “Bisogna andarci con i piedi di piombo con queste dichiarazioni. Purtroppo queste cose accadono a tutti, chi gioca e chi non gioca”.

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