domenica 29 gennaio 2023

“Putin ha un disperato bisogno di trattare, ma vuole farlo da posizione di forza: ci sarà una seconda mobilitazione”

Parla il suo ex collaboratore Gallyamov: i tank occidentali a Kyiv “allontanano oltremodo eventuali trattative”, perché “le dinamiche per Mosca diventano sempre più negative”. Mentre il protrarsi della guerra in Ucraina crea al presidente russo “problemi di legittimazione, col rischio di un golpe”.

La decisione dell’Occidente di rifornire di carri armati pesanti le forze armate di Volodymyr Zelensky “indurrà Putin a proclamare una seconda mobilitazione in Russia” e intanto “allontana la già lontana possibilità di un negoziato”. Perché Putin “ha un disperato bisogno di trattare, ma vuol farlo solo da una posizione di forza, mentre le dinamiche per il Cremlino sono ormai tutte negative”. Abbas Gallyamov conosce bene il presidente russo: dal 2008 al 2010 ha lavorato nel suo staff, scrivendo i suoi discorsi. Parlare con lui consente di farsi un’idea di come Putin pensa e delle logiche che muovono la macchina del Cremlino. “Voleva troppo e ora rimpiange di non aver accettato quel che gli fu proposto nel marzo scorso”, 

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