sabato 26 agosto 2023

Con l’intelligenza artificiale addio a 300 milioni di posti di lavoro, lo studio di Goldman Sachs: quali ruoli rischiano di più

Secondo la ricerca, l’intelligenza artificiale generativa dovrebbe aumentare la crescita annuale della Pil del 7% nei prossimi 10 anni

Il rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale (AI) ha il potenziale per sconvolgere in modo significativo i mercati del lavoro in tutto il mondo. Secondo quanto emerso in uno studio di Goldman Sachs citato dal Financial Times intitolato The Potentially Large Effects of Artificial Intelligence on Economic Growth, viene evidenziato come la capacità di generare contenuti in modo automizzato senza l’intervento umano potrebbe portare «un progresso significativo con effetti macroeconomici potenzialmente importanti e potrebbe aumentare il PIL globale annuo del 7% nei prossimi 10 anni». Questo grazie ai risparmi sul costo di alcune particolari tipologie di lavoro e una maggiore produttività per i lavoratori il cui impiego non può, al momento, essere sostituito dall’intelligenza artificiale. Ma esiste anche il rovescio della medaglia. Perché l’impiego dell’Ai, nei prossimi 10 anni, potrebbe travolgere il mondo del lavoro e sopratutto far rimanere inoccupati molti lavoratori.

Continua qui

Nessun commento:

Posta un commento

Bombe d’acqua sul nord a metà mese: ecco dove!

Grosso guasto in vista al nord tra martedì 14 e mercoledì 15 maggio. Un vortice depressionario di quelli che a maggio si vedono raramente in...