Tolti i confini ai comuni, eliminati alcuni licei: il caos dei regi decreti cancellati dalla ministra Casellati

L’abolizione dei decreti approvati prima del 1946 si è trasformata in un boomerang, con il governo costretto a intervenire con decine di emendamenti

C’è un’altra battaglia, oltre a quella sul premierato, su cui Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministra per le Riforme istituzionali, sta premendo il piede sull’acceleratore: è quella delle semplificazioni. Negli ultimi mesi, il Consiglio dei ministri ha approvato cinque disegni di legge firmati proprio da Casellati per abolire i regi decreti dell’epoca pre-repubblicana, ossia tra il 1870 e il 1946. Una battaglia rivendicata con orgoglio dall’ex presidente del Senato, ma che – rivela Il Fatto Quotidiano – ha creato anche alcuni pasticci.

I regi decreti aboliti

Tra i regi decreti aboliti dalla ministra Casellati ce ne sono infatti alcuni fondamentali per il funzionamento dei ministeri, altri che istituiscono scuole, altri ancora che riguardano i confini tra comuni limitrofi. Il risultato è che quei regi decreti vanno ripristinati al più presto, con il governo che – scrive sempre Il Fatto Quotidiano – è costretto a intervenire con una cinquantina di emendamenti per rimediare al pasticcio. Tra questi ce n’è uno, per esempio, che istituisce un ginnasio a Castiglion Fiorentino (Arezzo), mentre un altro del 1904 regola i confini tra Pontedecimo e Serra Riccò, in provincia di Genova.

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