Trump, Lech Walesa e Liliana Segre all'assalto: “Disgusto”, “Scena orrenda”

L’ex presidente polacco e premio Nobel per la pace nel 1983, Lech Walesa, ha firmato una lettera indirizzata al presidente degli Stati Uniti Donald Trump esprimendo «orrore e disgusto» per la sua discussione con Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca la scorsa settimana. Nella lettera firmata da Walesa e da oltre 30 ex prigionieri politici polacchi durante l’era comunista, le richieste di Trump e JD Vance a Zelensky sono definite «un insulto» di fronte all’eroica lotta dell’Ucraina per la libertà. Secondo lo storico ex leader di Solidarnosc, «l’atmosfera nello Studio Ovale ha ricordato ciò che ricordiamo bene dagli interrogatori» dei servizi segreti comunisti polacchi e dei tribunali del regime. «Siamo scioccati dal fatto che abbiate trattato Zelenskyy allo stesso modo», l’affondo.

Anche la senatrice a vita Liliana Segre, nel corso del suo intervento al convegno ‘Le Vittime dell’Odio al Memoriale Shoah’, organizzato dall’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori, presso il Memoriale della Shoah di Milano, si è espressa dell’incontro tra presidenti: «Abbiamo assistito a quella orrenda cosa in televisione. Ho avuto sempre una grande gratitudine per gli americani perché, quando venimmo liberati, il primo pensiero era di creare piccoli ospedali da campo, nessuno chiedeva niente e veniva curato con una generosità di intenti, fraterno. A me è rimasto per tutta la vita questo senso di gratitudine verso questo mondo meraviglioso, poi di colpo l’altro giorno alla tv sono rimasta atterrita da quello che vedevo. L’invaso diventa invasore. Un ribaltamento che già stava avvenendo dall’elezione del presidente. Come vittima dell’odio che sono stata e sono ancora, adesso che mi crolla l’America ci rimango - dice ancora Segre - ancora più male. Non voglio che crolli, voglio che ci siano ancora gli americani generosi, sorridenti e felici e non dimentico i cimiteri che ci sono lungo la linea gotica degli americani morti per liberarci».

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La Voce di New York




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