Se Corbusier le definì “la più bella architettura naturale del mondo”
un motivo c’è. Anzi, più d’uno: le Dolomiti sono una vera costruzione,
formatasi nel tempo grazie alle alghe e alle barriere coralline, e sono
così straordinarie da non temere confronti. Le dimensioni, la
composizione e la ricchezza del paesaggio, amplificata da colori senza
eguali, ne hanno fatto una meta di artisti da tutto il mondo ma
soprattutto hanno permesso il maggior riconoscimento da parte
dell’Unesco, che nel 2009 le ha proclamate Patrimonio naturale dell’Umanità.
Di giorno sono visitate dagli amanti dell’alta montagna, che le scelgono per escursioni in estate e lunghe sciate in inverno; la sera si colorano di rosa per l’affascinante fenomeno detto “enrosadira”, che pare avere origini leggendarie. |
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Le
storie mitiche sono infatti tra le principali protagoniste di queste
cime, e ancora oggi il popolo delle Dolomiti le ama raccontare: è sul
Catinaccio (in tedesco Rosengarten, ovvero Giardino delle rose) che si
narra vivesse il potente re Laurino, così amante delle rose da coltivare
con passione un giardino ad esse dedicato. |
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