venerdì 1 giugno 2018

Il "Pesce di Leeds", più grande (e veloce) dello squalo balena

A lungo gli scienziati si sono scervellati nel tentativo di spiegare perché i pesci ossei fossero così piccoli: infatti, il più pesante, ovvero il pesce luna oceanico, pesa “solo” 2,3 tonnellate, una nullità in confronto ai pesci cartilaginei come ad esempio gli squali balena che possono arrivare a pesare fino a 34 tonnellate. A far luce sulla questione delle dimensioni dei pesci ossei c’è un nuovo studio, su un antico pesce gigante, che dimostrerebbe come questa differenza dei giorni nostri sia soltanto un incidente evolutivo.

La prima ipotesi

 

Secondo quanto ipotizzato inizialmente dagli scienziati, i pesci ossei potrebbero essere fortemente limitati dal loro metabolismo. Di norma, gli animali più grandi devono accontentarsi di una minore quantità di ossigeno per grammo di tessuto: quindi, dato che i pesci ossei sembrano essere caratterizzati da fabbisogni metabolici più elevati rispetto a quelle degli squali, è semplicemente impossibile per loro raggiungere dimensioni superiori a quelle del pesce luna oceanico. Tuttavia le cose cambiano non appena gli scienziati hanno fatto un passo indietro nel passato, prendendo in considerazione i pesci antichi.

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