L'assenza di perturbazioni organizzate al nord continua ad amplificare la siccità ormai presente quasi ininterrottamente da oltre sei mesi. La situazione in cui versa il Po è eccezionalmente critica, tanto da costringere le autorità a prendere varie decisioni emergenziali per preservare le poche risorse idriche presenti.
È stato deciso lo stop all’erogazione dell’acqua potabile nelle ore notturne in 125 comuni della valle del Po. La richiesta è stata avanzata da una serie di aziende aderenti a Utilitalia, l’associazione che riunisce i gestori degli acquedotti e dà l’idea di quanto grave sia la siccità che sta colpendo tutta l’Italia ma le regioni del nord in particolare.
Per il Po, la cui portata è ridotta ai minimi termini, si tratta della peggiore secca degli ultimi 70 anni come certificato dall’autorità che controlla la portata del maggior fiume italiano. I 125 comuni per i quali sono state chieste misure di emergenza sono collocati 100 in Piemonte e 25 in provincia di Bergamo.
I ghiacciai e le sorgenti in alta quota hanno tamponato il disagio nel mese di maggio ma per quelli a venire la situazione è destinata a peggiorare poiché la richiesta di acqua per usi agricoli e industriali crescerà e non ci sono più riserve disponibili.
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