L’alluvione non è un’ipotesi da scartare per il settentrione. Da qui a domenica 10 marzo sull’Italia ma soprattutto al nord si prevedono il passaggio di ben 4 impulsi perturbati, di cui almeno 3 intensi.
Siccome sono caduti già dai 200 ai 300mm su molte zone del nord, c’è da temere che, se il limite delle nevicate sulle Alpi risultasse troppo alto, i fiumi riceverebbero una tale quantità d’acqua che non riuscirebbero a smaltirla, se non riversandola sulle campagne.
E c’è questo rischio? Fortunatamente nel passaggio perturbato di domenica sulle Alpi la neve cadrà tra i 900 e i 1400m, quindi una quota utile a ritenere molta acqua in forma solida, aiutare i ghiacciai e preservare le piste da sci con ottimi contributi, limitando il riversamento nelle acque dei fiumi di tutta la precipitazione in caduta.
Nel passaggio di martedì 5-mercoledì 6 marzo sarà un vortice freddo a scendere sul settentrione determinando rovesci anche intensi e nevicate sulle Alpi sin sotto i 1000m e anche questo dovrebbe aiutare a non accumulare troppa acqua tutta insieme nel fondovalle.
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