Migliaia per le strade di Marrakech in preda al panico. Mattarella: "Disponibili a contribuire ai soccorsi". Meloni: "Pieno sostegno". Tajani: "Circa 200 connazionali nella zona, non risultano feriti"
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Il tempo comincerà a cambiare intorno a metà mese e soprattutto...
L'anticiclone non è invincibile.
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Ben più incisivo e rilevante, secondo il modello americano, risulterebbe il secondo guasto, quello che interverrebbe da domenica 17 settembre in poi, segnatamente al nord e al centro, ma sicuramente in grado di creare qualche disturbo anche al sud.
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L’esordio del compagno di Giorgia Meloni tra le imitazioni del comico genovese
Negli ultimi tre mesi 500 sanitari pronti a muoversi dall'Italia: stipendi fino a 20mila dollari per gli specialisti. Trasferimenti in pochi mesi
Oltre 500 professionisti della Sanità si sono dichiarati disponibili negli ultimi tre mesi a lasciare l’Italia, da soli o con le famiglie, per prestare servizio nei Paese Arabi in vista di un’esperienza lavorativa, culturale e di vita.
Un trend che era già iniziato ma che ha visto impennarsi del 40% le richieste in 90 giorni, forse influenzato anche dalla fascinazione del Medio Oriente su “numeri uno” del calcio mondiale come Ronaldo e Neymar o come l'ex Ct della nazionale Roberto Mancini. E di sicuro stipendi che raggiungono anche i 20mila dollari al mese e benefit decisamente allettanti rispetto a quanto offerto dal nostro Ssn hanno un peso nella scelta di medici, infermieri e altre figure sanitarie di considerare mete fino a oggi meno “gettonate” rispetto alle più tradizionali Europa e Usa. Dall'altra parte, c'è il crescente fabbisogno di cura dei Paesi del Golfo, in cui la popolazione aumenta e sta vivendo un fisiologico processo di invecchiamento e dove, soprattutto, si è scelto di investire circa il 10% del Pil in sanità, servizi e industria sanitaria con ospedali e cliniche private all'avanguardia. In Arabia Saudita già il 90% dei sanitari sono di origine straniera e oggi anche i nostri, mentre l'Italia apre ai professionisti cubani, guardano al Medio Oriente.
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Sono stati travolti mentre lavoravano sui binari nei pressi della stazione di Brandizzo. Il sindaco: 'Errore di comunicazione'. Aperto un fascicolo. Landini annuncia lo sciopero. Meloni: 'Fare piena luce'
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel primo pomeriggio si è recato alla stazione di Brandizzo, dove stanotte sono morti cinque operai travolti da un treno mentre stavano lavorando ai binari della linea ferroviaria Torino-Milano.
Ad accogliere il capo dello Stato il sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Gianluca Gavazza, la vicepresidente del Pd, Chiara Gribaudo, insieme al sindaco di Torino e della Città metropolitana, Stefano Lo Russo, e al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
Primo cittadino e governatore erano già stati sul luogo dell'incidente stamattina.
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Nuova perla: “Le ragazze hanno il diritto di non essere violentate ma purtroppo la realtà non rispetta i diritti, quindi non devono perdere conoscenza e devono frequentare contesti meno pericolosi possibili”
“Forse dovremmo essere più protettivi nel dialogo e nel lessico. Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti – non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento e nessun tipo di inciampo – ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi”. Il rientro dalle vacanze di Andrea Giambruno, compagno della premier Giorgia Meloni e anchorman di Rete 4, si fa notare per un’altra uscita discutibile che rischia di mettere in imbarazzo la premier: dopo le polemiche estive relative al suo negazionismo sul cambiamento climatico (“È luglio, ha sempre fatto caldo”) e le sue accuse al ministro della Sanità tedesco Lauterbach in vacanza in Italia (“Se fa troppo caldo, stai a casa tua nella Foresta Nera”), ieri Giambruno ha preso posizione anche sui casi di stupro di Palermo e Napoli con parole tipiche della logica del victim blaming, cioè la tendenza a colpevolizzare la vittima.
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Grosso guasto in vista al nord tra martedì 14 e mercoledì 15 maggio. Un vortice depressionario di quelli che a maggio si vedono raramente in...