venerdì 31 dicembre 2021

Scopre di essere positiva al Covid sull’aereo: una donna isolata nella toilette per tutto il viaggio

Prima di partire la donna si era sottoposta a un tampone, risultato negativo. Ma una volta salita a bordo ha iniziato ad avvertire i sintomi

Il viaggio da Chicago a Reykjavik, in Islanda? Isolata e chiusa nel bagno dell’aereo perché positiva al Covid. La storia ha per protagonista Marisa Fotieo, un’insegnante americana che ha girato un video pubblicato su Tik Tok della suo isolamento decisamente particolare. Video diventato virale e che ha realizzato al momento quasi 5 milioni di visualizzazioni. E’ successo il 20 dicembre scorso a bordo di un velivolo Icelandair: Fotieo era in viaggio insieme alla sua famiglia. Prima di mettersi in viaggio e di attraversare l’oceano si era sottoposta a diversi tamponi, racconta. Tutti negativi e lei d’altro canto stava bene.

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Positiva al covid va al supermercato e incontra il suo medico: finisce male

"Non avevo nessuno che potesse farmi la spesa", è stata la giustificazione della donna

Positiva al covid, è andata al supermercato per fare la spesa, violando l'isolamento domiciliare obbligatorio. È successo a Cassino, in provincia di Frosinone. Nel market, però, la donna ha incontrato il medico che le aveva fatto il tampone: il dottore l'ha riconosciuta nonostante la mascherina. In poco tempo tra i corridoi del supermercato si è scatenato il caos, con la donna che ha provato a giustificarsi dicendo che "non avevo nessuno che potesse farmi la spesa".

La donna è stata segnalata all'autorità competente e sarà molto probabilmente denunciata per aver violato la quarantena. A raccontare il fatto è stato lo stesso medico sui social: "Dovete avere rispetto del prossimo e non pensare che questo virus sia una passeggiata. Uscire di casa pur essendo positivi vuol dire diffondere la malattia". La direzione del supermercato ha provveduto a far sanificare come da prassi i locali, ma la paura è che la donna abbia frequentato altre attività commerciali, con i titolari ignari del suo stato di salute.

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Ha un po' di febbre e va a letto: la madre lo trova morto poche ore dopo

Dolore e sgomento ad Ariano Irpino: un tampone post mortem è risultato positivo

Sono ore di dolore e sgomento ad Ariano Irpino per la morte improvvisa di un giovane del posto, trovato senza vita nel letto in camera sua a 29 anni. Il corpo senza vita è stato trovato dalla madre, che era andata a verificare le condizioni del figlio: poche ore prima lamentava un malessere e febbre leggera.

Allertati i soccorsi, i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane, stroncato da un arresto cardiaco.

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Trovato morto in casa a Roma l'attore Paolo Calissano

La compagna ha dato l'allarme, aveva 54 anni

E' stato trovato morto nella tarda serata del 30 dicembre nella sua casa di Roma l'attore Paolo Calissano, 54 anni.

A dare l'allarme - riportano Il Corriere della Sera e il Messaggero - è stata la compagna.

Nel suo appartamento sarebbero stati trovati psicofarmaci.

Sul posto sono arrivati carabinieri e medico legale ed è stata disposta l'autopsia. Rampollo di una famiglia di imprenditori, Calissano era nato a Genova il 18 febbraio 1967. Dopo gli studi a Boston e le prime esperienze nei fotoromanzi, aveva debuttato al cinema (Palermo-Milano solo andata) e in tv, diventando noto al pubblico grazie a serie come General Hospital, La dottoressa Giò, Linda e il brigadiere e soprattutto grazie alle soap italiane Vivere, in cui interpretava il dottor Bruno De Carolis, e Vento di ponente, in cui dava il volto al manager senza scrupoli Guido Mandelli.

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giovedì 30 dicembre 2021

Padre no vax rifiuta di essere intubato e muore di covid, diceva: ''Guarisco lo stesso''

Alessandro Mores, 48enne padre di tre figli, è deceduto all'ospedale di Vicenza, dove era giunto in condizioni disperate

Un uomo di 48 anni, Alessandro Mores, è morto dopo aver contratto un'infezione da Covid, rifiutando fino all'ultimo di essere intubato, rinunciando anche alle ultime speranze di aver salva la vita. È successo all'ospedale di Vicenza, dove il 48enne, padre di tre figli, era arrivato martedì 28 dicembre in condizioni già disperate. 

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Stop quarantene ai vaccinati e Super Green Pass su tutti i trasporti: cosa ha deciso ieri il Governo

Stop alle quarantena per i contatti di positivi che abbiano ricevuto la terza dose di vaccino o la seconda dose da meno di 120 giorni, Super Green pass esteso ai trasporti a lunga percorrenza e a quelli locali, prezzo calmierato sulle mascherine FFP2. Ecco cosa ha deciso ieri il CDM.

Niente più quarantena per i contatti di positivi che abbiano ricevuto la terza dose di vaccino o la seconda dose da meno di 4 mesi, Super Green pass esteso ai trasporti a lunga percorrenza e a quelli locali, prezzo calmierato sulle mascherine FFP2. Sono queste le principali novità licenziate ieri da un atteso Consiglio dei Ministri chiamato a decidere sulle nuove norme per affrontare il boom di contagi causato dalla diffusione della variante Omicron. Il decreto-legge – su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza – introduce misure urgenti per il contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19 e disposizioni in materia di sorveglianza sanitaria. Il testo, in particolare, prevede nuove misure in merito all’estensione del Green Pass rafforzato (che si può ottenere con il completamento del ciclo vaccinale e la guarigione) e le quarantene per i vaccinati.

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Le Regioni che passeranno in zona gialla e in zona arancione dopo Capodanno

Con il peggioramento del quadro epidemiologico e il boom di nuovi casi Covid che si stanno registrando, si fa sempre più probabile il passaggio delle Regioni in zone più scure. C’è chi può spostarsi in giallo e chi in arancione, già da dopo Capodanno.

Da lunedì prossimo, l'Italia sarà un po' più gialla. Il peggioramento della curva epidemiologica è evidente praticamente in tutte le Regioni, ma alcune sono più vicine al giallo, altre – già gialle – vanno verso l'arancione. A rimanere in zona bianca, invece, sono sempre meno. La conferma arriverà con il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità di venerdì 31 dicembre, che però terrà conto dei dati di domani disponibili già in serata: dopo Capodanno almeno quattro Regioni passeranno in zona gialla. Il ministro Speranza firmerà poi l'eventuale ordinanza. Per capire chi rischia di cambiare colore bisogna guardare, come sempre, i dati. Partendo dal presupposto che l'incidenza ogni 100mila abitanti è altissima ovunque, i valori determinanti sono ancora una volta l'occupazione di posti letto di ospedale in terapia intensiva e area medica.

Terapia intensiva e area medica, quanto sono occupati gli ospedali...

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mercoledì 29 dicembre 2021

Ponte Genova: il sindaco vuole farci passare il Giro d'Italia

La proposta del primo cittadino per ricordare le vittime della tragedia del ponte Morandi

Il 19 maggio il Giro d'Italia partirà da Parma e arriverà a Genova. Per la prima volta nella storia della competizione la 'corsa rosa' potrebbe transitare su un tratto di autostrada. Il Comune di Genova sta lavorando con Rcs, Aspi e autorità per far passare la gara sul ponte San Giorgio, il viadotto costruito al posto del ponte Morandi crollato il 14 agosto 2018 e costato la vita a 43 persone.

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Cosa cambia davvero in zona arancione e le regioni che rischiano subito il cambio di colore

Alcuni territori andranno in zona arancione già il 3 gennaio 2022 o si dovrà aspettare il 10? Vediamo cosa succederebbe in concreto secondo Faq, tabelle e decreti

Assodato che tra zona bianca e zona gialla ormai non ci sono differenze di sorta, cosa cambia sostanzialmente tra zona gialla e arancione? Procediamo con ordine. Alcune regioni andranno in zona arancione già il 3 gennaio 2022, lunedì prossimo? Per la zona arancione ci sono tre soglie: incidenza superiore ai 150 casi ogni centomila abitanti, 30 per cento di posti letto occupati da malati Covid nei reparti ordinari e 20 per cento nelle terapie intensive. Per la zona rossa invece incidenza sempre superiore ai 150 casi ogni centomila abitanti, 40 per cento di posti letto occupati nei reparti ordinari e 30 per cento nelle terapie intensive.

Le regioni che rischiano la zona arancione subito

La Liguria più di tutte rimane con il fiato sospeso fino a domani, giovedì, giorno dei dati cui fare riferimento. Il presidente Toti spiega: "La zona arancione è possibile ma non c’è nulla di scontato", perché, se i tre indicatori chiave stanno portando la Liguria oltre la zona gialla, mancano ancora poche unità per far scattare il superamento della soglia critica e, anche per solo un paio di ospedalizzati in meno, potrebbe "salvarsi" per altri 7 giorni. Dalla Regione sono cauti: ma la zona arancione scatterà il 3 gennaio o il 10 gennaio, con questa incidenza del virus difficilmente si eviterà l’arancione...

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Omicron dilaga in Europa, la Francia travolta dai contagi: 180mila in 24 ore | Picco di casi negli Usa

La Finlandia blocca gli ingressi ai non vaccinati, mentre la Danimarca registra il più alto tasso di infezioni al mondo

Sono più di 180mila i contagi di Covid registrati nelle ultime 24 ore in Francia, un nuovo picco dall'inizio della pandemia. Lo riferiscono le autorità sanitarie. Il Paese aveva superato i 100mila casi per la prima volta il giorno di Natale. I decessi sono stati 242, i ricoveri 17.405 (lunedì erano stati 16.921), 3.416 quelli in terapia intensiva, contro i 3.333 del giorno prima.

Omicron dominante anche in Olanda e Svizzera

Ma è in tutta Europa che Omicron dilaga. La nuova variante, dopo Danimarca e Portogallo, è diventata dominante anche in Olanda e in Svizzera.

 

La Danimarca registra il più alto tasso di infezioni al mondo 

La Scandinavia è tra le regioni europee che sta affrontando una rapidissima ascesa dei contagi. La Danimarca registra infatti il più alto tasso di infezioni al mondo: secondo i dati delle scorse ore, su 100mila abitanti in 1.612 sono positivi al Covid.


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Tolte virtualmente le bende alla mummia del faraone Amenhotep I

Morto a 35 anni, aveva denti sani e nessuna ferita

La mummia del faraone Amenhotep I, antica di 3.500 anni, scoperta nel 1881 ma mai 'scartata' dagli archeologi, è stata svelata digitalmente grazie alla ricerca condotta dall'Università del Cairo in collaborazione con l'Egyptian Mummy Project e pubblicata sulla rivista Frontiers in Medicine. 

Decorata con ghirlande di fiori e un'affascinante maschera facciale in legno, la mummia era così fragile che gli archeologi non avevano mai osato esporne i resti, rendendola l'unica mummia reale egiziana trovata nel XIX secolo e non ancora aperta dagli studiosi.

Amenhotep I governò l'Egitto per circa 21 anni, tra il 1525 e il 1504 avanti Cristo. Fu il secondo re della XVIII dinastia e guidò un periodo di regno in gran parte pacifico, durante il quale costruì molti templi.

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Scoperta al museo etrusco, un elmo per due guerrieri

Del IV sec. a.C., iscrizione decifrata a 90 anni da ritrovamento

(ANSA) - ROMA, 28 DIC -Forgiato nel bronzo a Perugia, poco prima della metà del IV secolo a.C.

per un soldato locale, forse un mercenario.

Per poi arrivare chissà come a Vulci, dove qualche anno più tardi divenne il vanto di un secondo guerriero, così orgoglioso di quel suo copricapo militare da portarselo nella tomba insieme a tutto il suo ricco corredo. A novant'anni dal ritrovamento, un'iscrizione appena interpretata apre uno squarcio di grande suggestione su un frammento di vita di 2400 anni fa.

"Una storia rimasta nascosta sotto gli occhi di tutti" spiega all'ANSA l'etruscologo Valentino Nizzo, direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.

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martedì 28 dicembre 2021

Digitale terrestre: le regioni che devono risintonizzare il segnale dal 3 gennaio

Prosegue l'aggiornamento delle frequenze televisive che da inizio anno coinvolgerà il Nord Italia: i cittadini dovranno sintonizzare nuovamente tv e decoder per vedere i programmi. Ecco la road map completa

La data del prossimo 3 gennaio va segnata sul calendario, almeno per gli italiani che vivono nelle regioni settentrionali: in quel giorno la riorganizzazione delle frequenze tv sul digitale terrestre coinvolgerà alcune zone del Paese, ad iniziare proprio dal Nord Italia. Come specificato in una nota del Mise, i cittadini perciò dovranno risintonizzare i canali tv per continuare a guardare i programmi televisivi.

Tv e cambio di frequenze: il calendario completo

Secondo la nuova roadmap stabilita dal dicastero di via Molise dal 3 gennaio al 9 marzo saranno interessate la Valle d'Aosta, il Piemonte, la Lombardia (tranne la provincia di Mantova) e le province di Piacenza, Trento e Bolzano. Dal 9 febbraio al 14 marzo invece, toccherà al Veneto, alla provincia di Mantova, al Friuli Venezia Giulia e all'Emilia Romagna.

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A Pavia si indaga su un omicidio misterioso

È quello di un uomo conosciuto in città come “Gigi Bici” e coinvolge una strana citofonata, una lettera difficile da interpretare e una presunta refurtiva

La procura di Pavia ha avviato un’indagine sul rapimento e sull’omicidio di Luigi Criscuolo, uscito di casa la mattina dell’8 novembre scorso e ritrovato morto il 20 dicembre a Calignano, una frazione di un comune poco fuori dalla città. Le ipotesi di reato su cui si basa l’indagine sono sequestro di persona, omicidio e distruzione di cadavere, e riguardano una storia strana e per molti aspetti ancora misteriosa.

Criscuolo, 60 anni, a Pavia era conosciuto come “Gigi Bici” perché in passato era stato titolare di un negozio di biciclette molto frequentato dagli studenti universitari. Uscì di casa l’8 novembre alle 8.40 e, con la sua auto, una Volkswagen Polo bianca, prese viale Cremona, una strada trafficata che porta fuori città. A un certo punto invertì il senso di marcia e tornò verso Pavia. Fece due telefonate cercando di convincere due amici ad accompagnarlo a Calignano, spiegando soltanto di avere un appuntamento. Nessuno dei due amici poteva andare con lui.

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Non solo il fenomeno Ade, la strana intervista a Massimo Citro sui vaccini anti Covid: «State lontani dai vaccinati»

Vaccino, trombo-embolia, ictus e fenomeno Ade, ecco le teorie che condividono gli ambienti No Vax


Mediante l’analisi di una breve intervista a Massimo Citro, possiamo fare un ripasso di diverse vecchie bufale sui vaccini contro il nuovo Coronavirus. L’argomento principe del video apparso su Facebook (tratto a sua volta da Tik Tok) è quello della «Spike tossica» che causerebbe trombo-embolia e ictus (ne abbiamo parlato già quiqui e qui).

Per chi ha fretta:

  • Il fenomeno Ade non è mai emerso in connessione coi vaccini anti-Covid.
  • Altri eventi avversi come i trombi o gli ictus sono risultati irrilevanti rispetto ai benefici della vaccinazione contro i rischi ben più probabili della Covid-19.
  • La narrazione qui analizzata è totalmente priva di fonti scientifiche a supporto.

Analisi

Nel filmato Citro esordisce rispondendo a un quesito dell’intervistatrice a proposito della presunta infettività dei vaccinati. «Ma certo – conferma -, anche le aziende farmaceutiche lo dicono: tenere la distanza e mascherina». La giornalista chiede allora come mai i vaccinati non vengono messi in quarantena. Anche Lui non sembra averne idea ma continua, affermando che «ci sono varie Rsa (sono documentate da gennaio in poi), dove uno dei medici o degli infermieri si è vaccinato e nel giro di poco aveva infettato tutti».

Allora l’intervistatrice chiede come facciamo a distinguere la Covid-19 naturale da quella indotta dal vaccino. E qui – bisogna che lo precisiamo -, siamo già ben oltre la fantascienza in quanto la vaccinazione non induce la malattia. Persino Citro la deve “correggere”, peccato che lo fa attraverso un’altra narrazione infondata: «intanto l’infezione è una cosa, l’Ade è un’altra», precisa. Secondo Citro, chi si vaccina non avrebbe ricevuto lo stesso «virus selvatico» scoperto per la prima volta a Wuhan, «nel frattempo è cambiato – continua -, i vaccini sono tutti modellati sulla sequenza Wuhan-1 […] quindi è diverso: ecco che si crea subito l’Ade». Secondo l’intervistato non ci si dovrebbe stupire dunque, delle trombo-embolie, in quanto generatesi perché coi vaccini iniettiamo «la Spike». Fonte? Citro raccomanda di chiedere a Loretta Bolgan

L’intervistato parla anche di persone che avrebbero avuto l’ictus a causa del vaccino. E come lo avrebbe accertato questo Citro? «Perché ci sono pazienti che durante la visita mi dicono: lo sa che la mia amica Tal Dei Tali ha fatto il vaccino e adesso è a letto semi-paralizzata per un ictus? Non sono morti, nessuno ne parla». Ma non è tutto, infatti tra le fonti ci sarebbe anche il suo «istruttore di palestra».

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Genova, protesta choc no vax: teschi appiccicati sui manifesti di capitan Vaccino

La (discutibile) campagna dei no vax genovesi ha colpito molti manifesti sparsi in varie zone della città

Un teschio "appicciato" sul volto di capitan Vaccino, il personaggio cartoon scelto da Regione Liguria per fare da testimonial alla campagna vaccinale rivolta ai più piccoli. Una scelta, quella adottata dai no vax genovesi, decisamente discutibile soprattutto per il messaggio di morte che intende veicolare attraverso un simbolo destinato invece a tranquillizzare i bambini.

Il teschio è apparso su molti manifesti sparsi in varie zone della città, che da giorni pubblicizzano l'inizio della campagna vaccinale anche nelle fasce pediatriche. L'azione dei no vax, però, ha scatenato parecchie polemiche, confermando quanto in questo periodo si stia probabilmente perdendo il senso della misura, in particolare sul tema dei vaccini. 

Fonte


Quali pazienti finiscono in terapia intensiva e le regioni che vedono la zona arancione il 10 gennaio

L'associazione anestesisti rianimatori ospedalieri: "Nelle rianimazioni abbiamo sempre il 75-80% dei pazienti che è non vaccinato". Quali sono i territori che cambieranno colore a breve: occhi puntati su Liguria, Calabria, Bolzano, Trento, Marche e Friuli Venezia Giulia

Mentre l'Italia è alle prese con una nuova ondata di contagi da variante Omicron e si ragiona sul taglio della quarantena, "abbiamo ancora 3-4 settimane prima che le terapie intensive arrivino a riempirsi. E' il tempo che passa tra un contagio, la progressione della malattia severa, il ricovero e poi la terapia intensiva. A metà gennaio potremmo avere i posti letto di rianimazione Covid totalmente occupati. Tutto questo potrebbe essere ancor più diluito nel tempo se le ultime strette sulle misure prese dal Governo avranno degli effetti. Ma attenzione, ci sono poi alcune Regioni che hanno dati peggiori e già oggi sono in sofferenza". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac), commentando i dati dell'Agenas che indicano come l'Italia ha già raggiunto il 12% per l'occupazione dei posti in terapia intensiva superando la soglia critica fissata al 10%.

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Covid: è morto Mauro da Mantova, il "no vax" della Zanzara

Da qualche tempo era ricoverato in gravi condizioni. All'anagrafe Maurizio Buratti, era un carrozziere di Curtatone "no vax" divenuto tristemente famoso per essersi vantato in diretta radiofonica di essere andato a fare la spesa al supermercato con 38 di febbre

Non ce l'ha fatta. E’ morto ieri sera alle 22 nell’ospedale di Verona Mauro da Mantova. La conferma arriva dal conduttore David Parenzo. "Riposa in pace ovunque tu sia, vecchio complottista. Spero solo che la tua triste storia serva da esempio a tutti coloro che ancora alimentano dubbi su efficacia dei vaccini", commenta su Twitter Parenzo. Da qualche tempo era ricoverato in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Borgo Trento. Mauro da Mantova, all'anagrafe Maurizio Buratti, era un carrozziere di Curtatone "no vax" divenuto tristemente famoso per essersi vantato in diretta radiofonica (con la Zanzara di Cruciani) di essere andato a fare la spesa al supermercato con 38 di febbre.

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Le nuove regole della quarantena, 5 giorni per i vaccinati: «Per loro il virus come un raffreddore»

Il governo Draghi convoca il Cts per domani. L’ipotesi dell’isolamento ridotto a 5 giorni per i vaccinati. E le prime risultanze su Omicron: «Polmoniti rare sugli immunizzati»

Le nuove regole sulla quarantena sono in arrivo. Il governo Draghi ha convocato il Comitato Tecnico Scientifico per il 29 dicembre. Gli esperti dovranno ufficialmente «sull’eventuale accorciamento dei tempi di quarantena per i vaccinati con dose booster (o terza dose) che si sono trovati a contatto con persone risultate positive». L’ipotesi che va per la maggiore è che i tempi dell’isolamento per i vaccinati con richiamo vengano ridotti a 5 giorni. Come hanno annunciato i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle malattie degli Stati Uniti. Una decisione presa sulla scorta dei primi dati sui sintomi della variante Omicron. Che sembra causare disturbi lievi a nove vaccinati su dieci. «Il virus sembra specializzarsi nell’attacco alle alte vie respiratorie, mentre diventano rari i casi di polmonite severa soprattutto tra gli immunizzati», spiega oggi l’immunologo Guido Silvestri.

Isolamento ridotto

Partiamo dai dati. Ieri il bollettino del ministero della Salute sull’emergenza Coronavirus ha contato 30.810 nuovi casi, registrando anche una discesa dell’indice di positività. Mentre secondo i dati Agenas sono 9 le regioni con gli ospedali oltre la soglia delle terapie intensive e delle aree mediche. Intanto Mario Draghi deve prendere una decisione sulla quarantena. Anche sulla scorta degli allarmi sul rischio di bloccare il paese. Con l’aumento dei contagi infatti aumentano anche i contatti stretti e non dei positivi che devono stare in isolamento. E visto che ciascun positivo ha almeno 3-4 contatti, oggi almeno 2 milioni di persone sono in quarantena. E con la crescita dei positivi si rischia di farcene finire addirittura 10 milioni.

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lunedì 27 dicembre 2021

Un anno di vaccini contro il Covid: ecco perché ci stanno salvando, spiegato ai No Vax

Un anno fa fu somministrata la prima dose di vaccino anti Covid in Italia. A distanza di 12 mesi possiamo dire che quello è stato il momento che ha cambiato il corso della pandemia.

Era il 27 dicembre di un anno fa quando a Claudia Alivernini, infermiera ventinovenne dello Spallanzani di Roma venne inoculata la prima dose di vaccino contro il Covid in Italia. Sono passati dodici mesi, e se è vero che i vaccini non hanno fatto finire la pandemia, come molti speravano, è vero anche che hanno cambiato drasticamente il corso degli eventi, portandoci fuori dall’orrore delle prime due terribili ondate, quelle della primavera e dell’autunno 2020. Già solo prendendo il 27 dicembre come data spartiacque, possiamo contare 1200 morti al mese in meno, per ogni singolo mese del 2021.Un mese dopo appena, il 27 gennaio, e i morti in meno sono già 2300, rispetto alla media dei mesi antecedenti al 27 di dicembre. Fino ad arrivare all’ultimo mese, in cui i decessi da Covid si sono letteralmente dimezzati rispetto alla fase pre-vaccini della pandemia.


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Savino positivo al Covid : "Io e Jovanotti all'omicron bar"

Il conduttore radiofonico e il cantautore sono entrambi positivi

Anche Nicola Savino positivo al covid così come il suo amico Jovanotti. "Io e @lorenzojova all’omicron bar, un locale malfamatissimo. Sto bene, non ho sintomi, magno da mane a sera…grazie a tutti!", scrive su Instagram postando una foto nella quale è ritratto assieme al cantautore.

Ieri lo stesso Jovanotti aveva annunciato su TikTok la positività di Savino, "nonostante il tampone rapido avesse stabilito che non lo era. I tamponi rapidi non funzionano granché. Mi ha chiamato la sera Nicola, mi ha detto 'stamattina ero negativo, ora ho fatto il molecolare e sono positivo'".

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Bobo Vieri positivo al Covid



Covid, la corsa ai tamponi continua: chilometri di file e milioni di isolati. Toti: «Paese a rischio paralisi»

Code interminabili in tutta Italia per fare i test. Politici ed esperti chiedono al governo «uno stop al tracciamento dei contatti»

C’è chi la chiama corsa sfrenata, chi ne farebbe volentieri a meno e chi chiede alternative per mettersi in salvo dai contagi da Covid-19. Le file interminabili per farsi un tampone occupano da giorni gli spazi antistanti di farmacie e drive in. Sulle proprie gambe o in macchina, si aspettano ore prima di riuscire a sottoporsi al test antigenico o molecolare che verificherà la presenza o meno di Sars-Cov-2 nell’organismo. È l’effetto festività, tra cene e incontri da organizzare in sicurezza o contatti avvenuti con soggetti già risultati positivi. Il sindaco di Buccinasco, nel milanese, Rino Pruiti, ha tentato di mettere un argine al fenomeno della migrazione per un tampone che si sta sviluppando in Lombardia. «Vista la situazione di disagio degli ultimi giorni con code e attese lunghissime e sentiti farmacisti, infermieri e volontari – ha detto -, abbiamo deciso di riservare dal primo di gennaio il servizio di tamponi rapidi esclusivamente a chi risiede nel nostro comune». Si cercano i centri abitanti più piccoli per evitare le sconfinate code della città, creando intasamenti ovunque. «Negli ultimi giorni, in tutto il territorio la situazione è diventata insostenibile e crediamo sia giusto anche limitare gli spostamenti tra Comuni migliorando la gestione delle code in farmacia», ha spiegato Pruiti.

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Provo a immedesimarmi in un complottista no vax: c’è una cospirazione sovranazionale?

 

Una delle tecniche usate in psicoanalisi per trattare il paziente afflitto da sindrome paranoide consiste nel fargli immaginare fino in fondo le situazioni che lo ossessionano: ciò può condurlo a visualizzare l’assurdità di quanto scorre nella sua mente. È quanto voglio provare a fare immedesimandomi nel più intransigente dei complottisti no-vax.

Allora, dico subito che il Covid non esiste. Tutt’al più si tratta di un banale virus influenzale di cui il governo sta esagerando la gravità, sostanzialmente per limitare le libertà dei cittadini, attuare una dittatura sanitaria ed espletare il ruolo di servo delle multinazionali del farmaco.

Qui mi si pone il problema di “quale governo”, visto che le medesime misure sono state attuate dal rivoluzionario Giuseppe Conte con una certa maggioranza politica e, oggi, dal sacerdote della finanza Mario Draghi con un’altra. Questo solo guardando all’Italia, perché se invece amplio lo sguardo posso constatare come le medesime misure “liberticide” o “dittatoriali” sono state attuate dai principali paesi del mondo, alcuni dei quali costretti da una situazione drammatica dopo che i rispettivi governi avevano deciso di sottovalutare la portata del Covid (penso all’Olanda, che ha dovuto decretare il lockdown in questi giorni, oppure all’Austria, all’Inghilterra, agli Stati Uniti etc.).

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Covid oggi Italia, terapie intensive oltre soglia critica

Dati Agenas: 13 Regioni e Pa sforano parametro del 10%, Trento al primo posto con il 22%

Le terapie intensive in Italia oltre la soglia critica. E' il dato di oggi sulla gestione dell'emergenza covid negli ospedali. E' stata inoltre raggiunta la soglia critica del 15% per l'occupazione dei posti letto nei reparti ordinari.

La media nazionale dell'occupazione di pazienti Covid-19 dei posti letto nei reparti di rianimazione è salito dal giorno di Natale al 12%, 2 punti percentuali sopra il livello del 10%, considerato critico. Si conferma così un costante aumento, dopo che il 14 dicembre si era toccata la soglia del 10%, salita all'11% il 17 dicembre, e al 12% il 25 dicembre.

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METEO: arriva l'ultima perturbazione dell'anno, vediamo chi colpirà...

Ultimo corpo nuvoloso in transito tra oggi e domani sull'Italia, poi si viaggerà spediti verso l'alta pressione di Capodanno.

Ecco le due perturbazioni che stanno interessando l'Italia nelle ultime ore:

Quella sulla destra che sta interessando la Puglia, si allontana velocemente verso levante, mentre il corpo nuvoloso presente sulla Francia darà luogo ad un nuovo peggioramento in Italia nelle prossime ore, ad iniziare dalle regioni tirreniche. Si tratta dell'ultima perturbazione di quest'anno, in quanto a partire da mercoledi 29 dicembre, la pressione tenderà ad aumentare preparando un Capodanno all'insegna della mitezza e della stabilità.

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Tendenza a 15 giorni: METEO a LUNGO TERMINE: le novità per inizio 2022, EPIFANIA e oltre


Boom contagi e milioni di italiani in quarantena: così a gennaio si rischia il blocco. Verso il Super Green pass per lavorare

Attualmente sono due milioni gli italiani chiusi in casa dopo i contatti con un positivo. Ma con il boom di contagi si rischia a contarne fino a 10. Gli esperti chiedono il lockdown per i No vax e l’obbligo vaccinale. Il governo potrebbe estendere il super certificato a tutto il mondo del lavoro

Ci sono due milioni di italiani chiusi in casa per la quarantena. E potrebbero diventare molti di più a gennaio. Dieci milioni, pronostica il primario del San Martino di Genova Matteo Bassetti. Anche se un dato ufficiale non esiste, il calcolo si fa prendendo il numero totale di positivi in Italia (ovvero 517 mila) e moltiplicandolo per il minimo di contatti: 4. E si tratta ovviamente di un valore medio, visto che i contatti di un positivo possono essere molti di più. Proprio per questo il problema è reale e il governo Draghi prima o poi dovrà prendere una decisione. Per scongiurare il blocco di un intero paese. Mentre gli esperti tornano a chiedere un lockdown selettivo per i No vax. E l’obbligo vaccinale. E all’orizzonte si intravede anche il Super Green pass per lavorare.

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Catania, 11 indagati per voto di scambio e corruzione. Sospeso il vicepresidente regionale

T ra gli esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori coinvolti, accusati a vario titolo di scambio elettorale politico-mafioso, e...