venerdì 14 giugno 2019

Pesaro, “donna fantasma” muore in casa: da 47 anni nessuno sapeva più della sua esistenza. “Pesava trenta chili”

Gli ultimi ricordi a Serravalle di Carda (Pesaro Urbino) di Luciana Simoncelli, 59 anni, risalgono a quando era una normalissima bimba di 12 anni. Sabato sera si è sentita male e la madre, con cui viveva insieme alla sorella, ha chiamato la guardia medica. Ma non c'è stato nulla da fare



Da 47 anni nessuno aveva più notizie di lei. Aveva tagliato tutti i contatti con l’esterno ed era seppellita viva dentro quella casa insieme alla madre e alla sorella. L’hanno trovata senza vita dopo un maloredeperita. Pesava trenta chili. Quella avvenuta a Serravalle di Carda, frazione del comune di Apecchio in provincia di Pesaro e Urbino è una storia di isolamento sociale, aggravato da problemi psichici.  Una storia che ha un nome e un cognome. Lei è Luciana Simoncelli, 59 anni, che da quando ne aveva 12 ha deciso di interrompere la vita al di fuori delle mura di casa. È morta sabato: si è sentita male alla sera, racconta il Corriere della Sera, e la madre ha deciso di chiamare la guardia medica. Ma i soccorsi sono arrivati troppo tardi, lei era già morta. Una donna fantasma, che trascorreva le sue giornate in casa. Nessuno all’esterno di quelle mura sa come passasse il tempo. Cosa facesse. Quali fossero i suoi rapporti con le due donne che abitavano con lei. Il suo volto era scomparso dalla memoria del paese, nessuno sapeva più della sua esistenza.

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martedì 11 giugno 2019

Fake news del passato: le prime immagini del disastro di Chernobyl mostravano in realtà Trieste

Poco dopo l’esplosione del reattore di Chernobyl le reti americane Abc e Nbc diffusero le prime immagini del disastro. Solo che i filmati erano falsi e girati in Italia


A poche settimane dal disastro nucleare di Chernobyl i dettagli al di qua della Cortina di ferro fanno fatica a trapelare (come ricostruisce anche la miniserie tv Chernobyl in onda su Sky). L’Unione sovietica cerca di mantenere il massimo riserbo sulla vicenda. Ma ovviamente è un problema che riguarda il mondo intero e i giornalisti sono a caccia di notizie. Anche di immagini e filmati in esclusiva, ovviamente. Le reti televisive americane si danno particolarmente da fare. Alla sede di Roma della Abc e Nbc giunge improvvisamente una telefonata da un personaggio misterioso. Dichiara di avere delle incredibili clip del reattore. Immagini del tutto inedite. I giornalisti balzano dalla sedia. Nonostante l’informatore voglia un bel po’ di soldi anche solo per visionare i video. Li devono avere.


Così il 12 maggio 1986 le due emittenti mandano in onda le immagini del reattore. Si vede una ciminiera fumante. Dei profili di cemento squadrati, tipicamente sovietici. Varie strutture di cemento e metallo. Un bacino d’acqua. Chernobyl finalmente viene mostrata in tutto il suo orrore. I filmati fanno il giro del mondo, vengono diffusi a svariate emittenti internazionali.

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venerdì 7 giugno 2019

La sfortuna dei Neanderthal: uno studio molto contestato

L'uomo di Neanderthal sarebbe stato vittima dell'inversione del campo magnetico della Terra: una nuova, bizzarra (e contestata) ipotesi sull'estinzione dei nostri sfortunati cugini europei, uccisi dall'eccesso di raggi UV.


La scomparsa di una specie umana a noi così vicina, quella dell'uomo di Neanderthal (Homo neanderthalensis), alimenta da sempre la ricerca scientifica per cercare di capire quanto accadde poco meno di 40.000 anni fa. Le certezze non ci sono, ma si va dalla persecuzione diretta da parte della nostra specie, i sapiens, al cambiamento climatico (e quindi ambientale) che avrebbe decimato le prede di cui i neandertaliani si nutrivano, fino alla lenta sostituzione ecologica da parte dei sapiens, più fertili del cugino europeo. Un'altra ipotesi ancora attribuisce la scomparsa dei neanderthal alla maggior complessità culturale dell'Homo sapiens, che già aveva una comunicazione più efficace e società più ampie e complesse. Insomma, ai paleoantropologi non è mancata la fantasia, accompagnata sempre da prove scientifiche solide, benché mai definitive.

L'IPOTESI GEOMAGNETICA. Alla serie di note teorie si aggiunge ora una spiegazione in chiave geochimica ad opera di due paleomagnetisti, Jim Channell e Luigi Vigliotti: i due ricercatori (che ammettono di non avere esperienza di paleoantropologia) hanno esposto la loro tesi su Reviews of Geophysics.

L'idea di Channell e Vigliotti prende avvio da alcuni eventi delle ultime centinaia di migliaia di anni, quando il campo magnetico della Terra si è indebolito e a volte invertito: in quelle occasioni, la relativa minore intensità del campo magnetico ha esposto il pianeta a un maggiore flusso di radiazioni ultraviolette (UV) solari.

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Meteo: doppio ciclone nella Prossima Settimana, Italia sotto scacco del maltempo, le Previsioni

Prossima settimana: atmosfera ancora in subbuglio con ben 2 cicloni che terranno sotto scacco l'Italia provocando un'ulteriore ondat...